Harry Potter e la camera dei segreti: Catanzaro – Salernitana

Editoriale

Dicembre 30, 2024

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Una fine dell’anno che subodora di caccia alle streghe, di un tutti contro tutti preoccupante, di un caos che sembra non avere epilogo. Questa è la situazione in casa Salernitana, perché il sunto delle ultime tre partite (che sono anche le ultime dell’anno solare) dice 0 goal fatti, 3 subiti, ma soprattutto 1 pareggio e due sconfitte. Un rendimento raccapricciante, che mette la Salernitana al penultimo posto della serie cadetta in compagnia del Sudtirol.

Il contesto attuale porta alle dimissioni di Stefano Colantuono, ufficializzate dopo la debacle a Catanzaro, nella quale le idee di gioco assenti, le prestazioni soporifere di alcuni giocatori, l’arbitro in panne e un Simy in versione difensore avversario, fanno uscire dal campo una Salernitana ferita e depressa. Lo è anche l’intera piazza di Salerno, in un 2024 a dir poco disastroso.

Post-match arriva puntuale in mixed zone l’AD Maurizio Milan, che promette ribaltoni, annuncia ennesime valutazioni e fa mea culpa sull’andamento del club, pur esaltandone il virtuosismo finanziario, la benevolenza di Danilo Iervolino sull’ultima ricapitalizzazione “non dovuta”, e anticipando anche grandi mosse per gennaio. Il problema è che gennaio è già qui, e sentire termini come valutazione, cambiamento, confronto e ipotesi fa realmente preoccupare, perché non è un mese qualunque, ci si gioca la categoria.

Dichiarazioni utili per dribblare le domande cocenti dei giornalisti, i quali non riescono ad aprire una camera dei segreti esistente da un biennio. Salerno infatti sembra la Hogwarts del secondo capitolo (2002) dedicato al maghetto più celebre della storia, dove si ricerca spasmodicamente il colpevole di atti negativi, ci sono diatribe interne e nessuno si fida di nessuno, e dove un luogo nascosto racchiude un contesto brutale. Scoprire il responsabile dello scempio è come scoprire l’erede di Salazar Serpeverde, ma nel caso sportivo si conosce.

La camera dei segreti al momento è la raffigurazione delle sedi societarie, dove c’è chi entra e chi esce, dove si racchiudono peccati originali e attuali di tutte le componenti, dove in caso di apertura della stessa chissà cosa si potrebbe scoprire, al di là delle ambiguità, delle fake news, della comunicazione mal gestita. Aprendo il diario di Tom Riddle, che sembra racchiudere niente ma in realtà c’è tutto, ci sono le rivelazioni, ogni verità.

E chi lo apre questo diario? O comunque, chi lo legge? Harry Potter in tal caso sembra la tifoseria della Salernitana, assillata dalla voce del male e della negatività, dagli avvertimenti su un possibile ricorso storico. A differenza di Harry, la tifoseria non ha modo e forse nemmeno l’onere di aprire il diario, quest’ultimo può rivelarlo soltanto chi l’ha scritto, soffermandosi soprattutto su quali sono le intenzioni per il finale.

Diario, foresta proibita, camera dei segreti, investigazioni sul villain, divisioni e scetticismi, potenziali e falsi colpevoli, ciò aleggia nel drama a tinte noir Harry Potter e la camera dei segreti, ed è lo stesso ora in tutto l’ambiente Salernitana, in un anno iniziato male che sta finendo peggio.

“Sono le scelte che facciamo che dimostrano quel che siamo veramente, più delle nostre capacità.” Proprio le scelte, quelle sbagliate, sono state il grande nemico della Salernitana targata Danilo Iervolino, eppure restano ancora oggi ed allo stesso tempo l’unico alleato possibile (insieme ad un compagno di viaggio valido), a patto che siano quelle giuste e non facili, quelle razionali e non emotive. Meglio tardi che mai.

 

Miglior attore: Ajdin Hrustić

Villain: Nwankwo Simy

Regia: Maurizio Milan

 

 

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