Pioviggina, c’è vento freddo, quasi gelido, è piena aria invernale. Gli spalti sono semi-deserti, come quando c’è una forte disaffezione o un evento che interessa poco al pubblico. Eppure la tifoseria è presente, è ferita ma viva, lo esemplifica uno striscione che appare in Curva Sud all’Arechi. Più che aria di Natale, sembra atmosfera da Halloween, come vivere in un incubo, è un Nightmare Before Christmas.
Seppur il titolo del film d’animazione (1993) ideato e prodotto da Tim Burton, e diretto da Henry Selick, abbia accezione in superficie negativa, è invece un prodotto sul riscatto, sulle buone intenzioni – concretizzate inizialmente con incapacità d’azione -, sul lato positivo, sul rimediare a grandi errori.
È una narrazione affascinante ed immersiva, la partita tra Salernitana – Brescia purtroppo non lo è, finisce con uno scialbo 0-0, dove una squadra si difende compatta per strappare un pareggio fuori casa, ed un’altra con idee caotiche e tanti fraseggi tenta di segnare il gol per i tre punti, senza riuscirci a causa di forti lacune offensive (se giochi ancora con Simy, diventa complicato).
Colantuono sembra anche lui poco razionale, mette dentro la qualunque, anche il giovane Gerardo Fusco, pur di trovare una mossa che porti al gol. Gli uomini sono contati, gli infortuni sono tanti, le pedine da colmare a gennaio da Petrachi sono varie. Basteranno questi famosi cinque milioni? Forse sì, forse no, al DS ci si deve affidare per puntellare la squadra, alla società l’onere di chiarire se ci saranno “compagni di viaggio” o meno. A Natale si è più buoni, ma a questa piazza basterebbe almeno maggior trasparenza e lungimiranza.
Tra analisi su possibili futuri alla Doctor Strange, su magie nel mercato di riparazione alla Houdini (dato che pare ci siano stati già sette rifiuti) per rimpolpare il team, su razionalizzazione dell’infermeria sempre piena a causa di carichi di lavoro nuovi e diversi, la classifica dice che la Salernitana ha diciotto punti in diciotto giornate. Rendimento soporifero, come la visione per giornalisti, tifosi ed addetti ai lavori dell’ultima partita, che più che un mood da festività, enfatizza un animo post-vacanze quando si torna in ufficio.
Ora due trasferte di fila per i granata, una nel cosiddetto boxing day a Frosinone, un’altra nell’ultimo scorcio del 2024 in terra calabra a Catanzaro. E poi? Dopo, arriva questo fantomatico mercato, il fatidico gennaio, bivio per risposte e primi bilanci, luogo di verità, momento dove le parole devono divenire fatti. Negli ultimi due anni i fatti sono stati ben pochi, o se compiuti sono stati disastri, ma nel calcio così come nella vita, come nel cinema, il plot twist è sempre possibile.
Ne è archetipo Nightmare Before Christmas, che con una trama fortemente gotica, grottesca e freak, si evolve poi in maniera positiva, quasi come se la luce vincesse sempre contro l’oscurità. Jack Skeletron impara dai suoi errori, e con un pizzico di fortuna (perché essa aiuta sempre gli audaci), risorge letteralmente dalle ceneri, per rimediare, il che nella vita è spesso sinonimo di vittoria. Salvare il Natale diviene la cosa più importante che esista, quindi sta ora alla Salernitana salvare almeno le feste ai tifosi, chissà magari anche con entusiasmanti notizie dall’extra-campo. Nightmare Before Christmas, Dreams After Holidays.
Miglior attore: Lorenzo Amatucci
Villain: Nwankwo Simy
Regia: Leonardo Maria Del Vecchio
0 commenti