A Desplechin il Premio alla Carriera. Omaggio a Valerio Mastandrea con una masterclass
Al via domenica 1 dicembre la 49esima edizione del Laceno d’Oro International Film Festival di Avellino in programma fino all’8 dicembre al Cinema Partenio e da quest’anno anche all’ex Eliseo, oggi Casa della Cultura Cinematografica “Camillo Marino e Giacomo d’Onofrio”.
Ospite d’onore e Premio alla Carriera 2024 il grande cineasta francese Arnaud Desplechin. Al regista sarà dedicata una retrospettiva con alcuni dei suoi film più amati – Spectateurs !, presentato quest’anno al Festival di Cannes, dichiarazione d’amore incondizionata al cinema; Rois et reine (I re e la regina); Conte de Noël (Racconto di Natale); Roubaix, une lumière (Roubaix, una luce), e la versione restaurata di Comment je me suis disputé… (ma vie sexuelle). Arnaud Desplechin terrà anche una masterclass, sabato 7 dicembre, aperta al pubblico per raccontare la sua idea di cinema e ripercorrere la sua carriera.
Domenica 8 dicembre è invece previsto un omaggio a Valerio Mastandrea, in occasione del quale saranno proiettati Se c’è un aldilà sono fottuto. Vita e Cinema di Claudio Caligari di Simone Isola e Fausto Trombetta (2019), dedicato a una delle figure che più lo hanno formato e influenzato, e Ride (2018), suo primo lungometraggio, preceduto da una masterclass con il grande attore e regista.
Il Festival si chiude la sera dell’8 dicembre con la Cerimonia di premiazione dei vincitori dei tre concorsi internazionali: “Laceno d’Oro 49”, “Gli occhi sulla città” e “Spazio Campania”. Quest’ultimo premio, dallo scorso anno, è dedicato alla giovane regista prematuramente scomparsa Chiara Rigione.
Sono 9 i film in gara per il premio “Laceno d’Oro 49”, riservato ai lungometraggi di finzione e ai documentari, quest’anno, per la prima volta, tutti in anteprima mondiale, internazionale, europea e nazionale: New Berlin di Alexey Fedorchenko, Rising up at Night di Nelson Makengo, A Savana e a montanha di Paulo Carneiro, The Cats of Gokogu Shrine di Kazuhiro Soda, Le Boxeur chancelant di Lo Thivolle, We Are Inside di Farah Kassem, 5 anni e un’estate di Mauro Santini, Invention di Courtney Stephens, Una sombra oscilante di Celeste Rojas Mugica.
La Giuria del Concorso lungometraggi Laceno d’Oro 49 è composta dal regista Massimo D’Anolfi, dal regista Antonio Piazza, e dal produttore e distributore Gaël Teicher.
In lizza per “Gli occhi sulla città” 22 cortometraggi sui temi degli spazi urbani, dell’ambiente e del paesaggio, quasi tutti in anteprima nazionale a eccezione di 4 anteprime mondiali (Il mio nome è nessuno di Giovanni Cioni, Acqua Granda di Irene Dorigotti, Cianuro di Eleonora Mastropietro, Entry #2 – All That Could Have Been di Francesco Zucchetti), 2 anteprime internazionali (Attack on Monegasque di Lucas H. Rossi dos Santos e Henrique Amud, Cronos di Nikita Parchutov), 1 anteprima europea (How We Got Mother Back di Gonçalo Waddington).
A decretare il vincitore tra le opere in concorso il produttore Pedro Fernandes Duarte, e i registi Luca Sorgato e Vanina Lappa.
Sono 10, invece, le opere per “Spazio Campania”, la sezione dedicata agli autori campani e alle produzioni realizzate sul territorio, che saranno giudicate dal presidente del Matera Film Festival, Dario Toma, il regista, disegnatore e animatore Alessandro Rak e l’attrice Angela Fontana. Tra i titoli Ciao Bambino di Edgardo Pistone, premio miglior opera prima all’ultima Festa del Cinema di Roma, Si dice di me di Isabella Mari sul laboratorio teatrale di Marina Rippa con le donne di Forcella, sempre dalla Festa di Roma, Oltre Ischia di Luca Ciriello in prima mondiale.
Le opere vincitrici si aggiudicheranno un premio di Euro 3000 per lunghi e doc, di Euro 1500 per i corti e di Euro 1.000 per “Spazio Campania”. Non mancheranno i Premi del Pubblico, assegnati dalla Giuria Pop – per le sezioni “Laceno d’Oro 49”, premio da quest’anno dedicato alla memoria di Franca Troisi, e “Spazio Campania”. Dallo scorso anno è stato introdotto il premio Supercinema che riconosce i risultati ottenuti nella direzione artistica del film. Un premio al Design per il Cinema a 360° che va dalla scenografia, con le proprie soluzioni di interior ai props presenti nel film, fino al design di testi e titoli di coda.
In programma anche la sezione “Fuori concorso” con tanti titoli, tra cui A Queda do Céu di Eryk Rocha e Gabriela Carneiro da Cunha – presentato quest’anno alla Quinzaine des Cinéastes, incentrato sul popolo Yamomani, un film-monito per la sopravvivenza dell’umanità, che mostra l’urgenza di problemi attuali a cui il Laceno d’Oro non è mai stato indifferente – e Luce di Silvia Luzi e Luca Bellino – in concorso all’ultimo Festival di Locarno, interamente girato nella provincia di Avellino, con una grande prova d’attrice di Marianna Fontana. Inoltre non mancheranno i film legati ai membri delle Giurie Internazionali, tra cui Bestiari, Erbari, Lapidari di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, presentato con grande successo di critica all’ultima Mostra del Cinema di Venezia e premiato qualche giorno fa anche a IDFA, e che verrà proiettato assieme al loro nuovo film, Un documento, Plus qu’hier, moins que demain e La Peur, petit chasseur di Laurent Achard, recentemente scomparso, che ha legato il suo nome al produttore e distributore Gaël Teicher, come registi del calibro di Paul Vecchiali, Jean-Claude Brisseau, Patricia Mazuy, Jean-Daniel Pollet.
Tra le mission del festival anche la formazione culturale attraverso il linguaggio cinematografico con il “Laceno d’Oro Scuola”: quattro matinées al Cinema Partenio dedicate agli studenti degli Istituti Superiori di Avellino.
Ogni proiezione sarà introdotta dal team del festival con le lezioni del workshop “Ad occhi aperti”. Le matinées dedicate alla scuola si chiudono il 6 dicembre con la proiezione di Iddu di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia, già presentato con clamore e interesse alla Mostra del Cinema di Venezia, a cui seguirà l’incontro con l’autore e con Pietro Grasso che spiegherà agli studenti chi era Matteo Messina Denaro.
Nel programma di questa edizione, torna anche la retrospettiva dedicata al cinema tedesco, in collaborazione con ACIT (Associazione Culturale Italo-Tedesca), Affinità elettive. Letteratura e cinema, una rassegna trasversale, con i registi che hanno segnato l’evoluzione dell’arte cinematografica dagli anni settanta, come Rainer Werner Fassbinder e Volker Schlöndorff.
Fondato da Pasolini nel 1959 insieme agli intellettuali irpini Camillo Marino e Giacomo D’Onofrio il Laceno d’Oro, nato per valorizzare l’Irpinia con una rassegna cinematografica di ispirazione neorealista, è organizzato da Circolo ImmaginAzione di Avellino, presieduto da Antonio Spagnuolo, con la direzione artistica di Maria Vittoria Pellecchia, responsabile della programmazione Aldo Spiniello.
Negli ultimi anni il Laceno d’Oro International Film Festival ha ospitato cineasti quali Paul Schrader, Abel Ferrara, Alexander Sokurov, Elia Suleiman, Jia Zhangke, Marco Bellocchio, Robert Guédiguian, Olivier Assayas, Amir Naderi, Pedro Costa, Aleksej German Jr., Julio Bressane, Carlos Reygadas, Laurent Cantet, Franco Maresco, Paolo e Vittorio Taviani, Mario Martone, Ken Loach, Miguel Gomes, Stéphane Brizé, Jean-Pierre e Luc Dardenne, e molti altri.
La otto giorni di cinema di Avellino accoglierà proiezioni, incontri con gli autori, concerti, mostre, masterclass e workshop. Al centro del programma tre concorsi internazionali: “Laceno d’Oro 49”, riservato ai lungometraggi sia finzione che documentari, “Gli occhi sulla città”, dedicato ai cortometraggi sui temi degli spazi urbani, dell’ambiente e del paesaggio, declinati con la massima libertà, e “Spazio Campania”, la sezione dedicata alle produzioni realizzate sul territorio campano o da autori campani.
Il Laceno d’Oro International Film Festival è realizzato con il contributo di Regione Campania e Film Commission Regione Campania, con il contributo e il patrocinio della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo – Ministero della Cultura, con il patrocinio della Provincia di Avellino e del Comune di Avellino. In collaborazione con Sentieri Selvaggi, Quaderni di Cinemasud, Eikon, CFCC, Afic.
- Marco Di Pinto e BeComedy
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