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Il 19 novembre, nella sede del Reparto operativo del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (Caserma La Marmora – via Anicia, 24) si è tenuta una conferenza stampa per illustrare la complessa e articolata attività d’indagine svolta dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale – sezione archeologia, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, nell’ambito della quale sono stati sequestrati numerosi reperti archeologici in perfetta conservazione di età etrusca, ritenuti di eccezionale valore storico e artistico.
Le attività sono state avviate nello scorso mese di aprile, a seguito di una comunicazione dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale che segnala un possibile scavo abusivo nella zona fra Chiusi e Città della Pieve e il ritrovamento di importanti reperti archeologici etruschi.
L’indagine, svolta dalla sezione Archeologia del Reparto Operativo TPC, ha preso il via dall’acquisizione di fotografie ritraenti numerose urne cinerarie con personaggi semi-recumbenti, tipici della cultura etrusca, che circolavano sul mercato illecito dell’arte.
La collaborazione scientifica da parte di un docente dell’Università di Roma Tor Vergata ha permesso di contestualizzare l’appartenenza dei reperti a una necropoli etrusca, verosimilmente del territorio chiusino già ricco di analoghe testimonianze artistiche.
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