Carlo Orsi: il grande Maestro dell’ombra
Dal 31 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025, Palazzo Morando | Costume Moda Immagine ospita “Miracoli a Milano. Carlo Orsi fotografo”, una mostra curata da Giangiacomo Schiavi e Giorgio Terruzzi, con il contributo di Silvana Beretta. Organizzata da Vertigo Syndrome in collaborazione con l’Archivio Carlo Orsi e il Comune di Milano, l’esposizione è resa possibile grazie al supporto del main sponsor Dils.
La mostra celebra l’originalità e il talento di Carlo Orsi (1941-2021), figura di spicco della fotografia milanese che, armato delle sue inseparabili Leica, ha iniziato la carriera nell’Italia del dopoguerra frequentando il leggendario Bar Jamaica a Brera. Le sue immagini, raccontano Milano come un palcoscenico in continua trasformazione, un luogo di contrasti tra luce e ombra, tradizione e innovazione.
L’esposizione presenta 140 opere in bianco e nero – per la maggior parte vintage e stampate sotto la supervisione dello stesso autore – provenienti dal suo archivio personale. Questi scatti percorrono il suo cammino professionale, che lo ha visto muovere i primi passi come reporter per testate quali Corriere della Sera, Panorama, Settimo Giorno, Il Mondo e Oggi.
La retrospettiva si articola in quattro sezioni: la prima, dedicata all’amatissima Milano, un’altra presenta i ritratti di personalità che hanno segnato il Novecento; seguono i lavori per campagne di moda e pubblicità di marchi importanti come Omsa, La Perla, Ducati, Alias, Baleri, Fedeli. Infine, la quarta sezione è riservata ai reportage dell’arte della corrida in Spagna, alle celebri sculture dell’amico Arnaldo Pomodoro, passando per i paesaggi degli Stati Uniti come il cielo magnifico della California, e ancora la caduta del muro di Berlino, le missioni umanitarie in Tibet, Cina, Uganda, Bangladesh e Bolivia.
La mostra offre, dunque, un percorso che riflette sia l’evoluzione artistica di Carlo Orsi sia le trasformazioni della città di Milano, intrecciandosi con i momenti chiave della storia italiana e internazionale. Le fotografie in esposizione immortalano figure iconiche della musica italiana, come Mina, Luciano Pavarotti, il Maestro Riccardo Muti e Gino Paoli, accanto a celebri artisti di fama mondiale come Lucio Fontana, Valerio Adami e Fernando Botero. Tra i protagonisti ritratti, vi sono, altresì, personalità di spicco della letteratura, quali Oriana Fallaci e Salvatore Quasimodo.
Carlo Orsi, però, non si è limitato a catturare il mondo dell’arte e della cultura, ma ha scelto di documentare eventi e personaggi storici di grande rilevanza. Celebre è la fotografia del Presidente Sandro Pertini, colto in un momento di quotidianità, quasi mimetizzato tra gli scaffali del suo ufficio.
Milano, musa e teatro principale del suo sguardo: Orsi ha saputo celebrare non solo una città, ma un intero modo di vivere. Il raffinato gioco di luci e ombre la rende viva attraverso la poesia della quotidianità dei suoi abitanti, la sobria eleganza dei palazzi e la maestosità senza tempo delle sue architetture.
Oltre alla moda e alla pubblicità – con campagne iconiche per Vogue Magazine, Trussardi, Armani e Kenzo – il suo obiettivo ha saputo cogliere con altrettanta maestria il dinamismo e l’epicità del mondo dello sport: Marco Simoncelli, le leggendarie imprese di Valentino Rossi e di Michael Schumacher. Ogni immagine è un tributo all’eleganza del movimento e alla potenza dell’azione.
Carlo Orsi ha lasciato un’eredità artistica che va ben oltre la fotografia: il suo lavoro è un autentico specchio del suo tempo, capace di raccontare con profondità e grazia la complessità della condizione umana, la bellezza del quotidiano e le trasformazioni di una società in continuo movimento. Le sue immagini, intrise di poesia e precisione, continuano a dialogare con chi le osserva.
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