Una macabra e mistica realtà editoriale.
Strani Aeoni è un’espressione che rimanda al mistero e all’antichità, a civiltà perdute e misteri. Il progetto è un’iniziativa culturale, legata alla letteratura dell’orrore e ispirata all’opera di Lovecraft, ma non solo. Il progetto è in collaborazione con Colomò Editore e Lovecraft Italia.
Strani Aeoni è una realtà unica e particolare. Com’è nata l’idea? Cosa vi ha spinto e come vi siete mossi all’inizio? Potreste presentarvi ai lettori e raccontarci un po’ di voi?
Il Gruppo Telegram Lovecraft Italia nacque nel 2020, nei mesi dell’emergenza pandemica, come luogo d’incontro e di sereno dialogo per tutti gli appassionati dell’opera di Howard Phillips Lovecraft e tutto quello che ruota attorno ai suoi scritti. L’idea alla base era di creare salotto virtuale in cui condividere la passione per l’opera del Sognatore di Providence, di tutto ciò che è attinente al Senso del Mostruoso e del Meraviglioso – Weird, Horror, Fantascienza, Fantasy ma anche Scapigliatura, Romanzo Gotico e tanto altro ancora – e magari imparare qualcosa l’uno dall’altro. Un interesse non limitato alla sola letteratura ma aperto tutte le forme dell’arte che incrociano il mondo del Bizzarro e dell’Insolito. Si iniziò a tenere mensilmente una chat vocale per discutere di un racconto scelto a turno dai membri del gruppo – una tradizione che perdura a tutt’oggi – e successivamente demmo vita ai contest letterari, una sfida simbolica dove l’importante è davvero la partecipazione e la condivisione di un racconto o poesia originale, ovviamente sempre di argomento inerente alla ragion d’essere del gruppo. Ecco, è lì che Strani Aeoni ebbe inizio, anche se allora non lo sapevamo. Nel giro di un anno ci ritrovammo con decine di racconti assai pregevoli, una dozzina fra scrittori e illustratori, diversi musicisti e studiosi. Dopo aver visto il primo numero di “Voci da R’lyeh”, curato da Pietro Rotelli e distribuito via Amazon, per noi scattò il momento topico alla Frankenstein Jr: «Si – può – fare!» e ci mettemmo a raccogliere scritti e disegni, a fare una riunione dopo l’altra sempre via chat… se ci pensiamo adesso, fu davvero incredibile che otto sconosciuti – tanti erano gli Admin del gruppo, allora – riuscirono a mettersi d’accordo e preparare il primo volume. Il passo successivo fu di contattare un grafico professionista, il riservatissimo Mario, il quale accettò di partecipare a quello strano esperimento – anche lui a titolo totalmente gratuito – e ci impaginò Strani Aeoni 001, il nostro primo libro. È a tutt’oggi il nostro bestseller, se così lo si può chiamare, lo “scarrafone” cui siamo più affezionati, benché all’epoca non sapessimo nulla di editing. Pubblicammo i racconti così com’erano, senza revisione né controllo ortografico: un vero demo quattro piste di un gruppo di punk hardcore, di black metal, di elettronica casalinga. Col tempo, lentamente, abbiamo appresso lezioni preziose. Abbiamo iniziato a curare sempre più i materiali proposti e recentemente abbiamo arruolato correttrici e correttori di bozze, nonché messo ordine nelle materie pubblicato: i primi tre Strani Aeoni – una sorta di trilogia classica – furono degli omnibus con dentro un po’ di tutto, dall’orrore cosmico all’esplorazione spaziale, dai barbari in stile Conan al terrore psicologico. Era necessaria una svolta e ne parleremo nella prossima domanda!
Quante iniziative editoriali state curando al momento? Potreste presentarci il vostro catalogo e illustracelo?
Come detto, abbiamo fatto un restyling della collana madre, Strani Aeoni, ora divisa in Serie Bianca, antologia di racconti di ispirazione lovecraftiana più una sezione di statistica, e Serie Nera, raccolta di racconti incentrati su di un tema specifico dell’orrore soprannaturale in letteratura. Alla fantascienza abbiamo dedicato Mercuria, che accoglie ogni sfumatura delle visioni del futuro, dalla space opera al cyberpunk. Anime Gelide sono invece focalizzate rispettivamente sul concetto di perturbatane e della rivisitazione di tematiche classiche. A tutto ciò si aggiungono altre due serie: Mondi Ignoti, che ospita i libri firmati da un singolo autore, e Officina Onirica, una sorta di magazzino di Mostri e Meraviglie, ove trovano casa generi come il noir, il giallo, il distopico e antologie mirate alla reinterpretazione Weird dei classici del suo cugino del salotto buono, il Realismo Magico.
Essendo che voi non siete una casa editrice, come gestite tutto questo mondo a parte? Vi appoggiate a qualche editore o pubblicate in maniera indipendente? Il processo di correzione di bozza e editing come viene strutturato? E quello grafico?
Tutti i nostri libri sono pubblicati dalla Colomò Editore, una casa editrice autonoma in precedenza specializzata in opere sul patrimonio artistico del ponente ligure. Il titolare è anche un grafico con trent’anni di esperienza, che cura l’impaginazione di tutti i volumi. Le illustrazioni di copertina sono opera sua o di uno dei numerosi artisti della nostra cerchia, come Marco e Filippo Zanelli, Natan Sergio, Elena Baila, Marta Arca, il Dr. Kaligari, Matteo Inconi. Ringraziamo anche l’amico Frédéric Volante, professionista nella scuderia Tex Willer della Bonelli, per averci donato una sua preziosa tavola lovecraftiana, pubblicata su Strani Aeoni 002. L’editing lo svolgono alcuni membri del gruppo e finalmente, come detto, a partire dalle prossime uscite abbiamo arruolato correttrici e correttori di bozze: un passo obbligato, per rispetto dei nostri lettori che ci hanno seguito fin qui.
Quali sono i vostri progetti futuri? E inoltre, che novità usciranno quest’anno?
La nostra mission editoriale segue due coordinate fondamentali.
La prima: pubblicare autori italiani contemporanei, per lo più attivi nel Gruppo Telegram Lovecraft Italia. La nostra comunità è più che raddoppiata negli ultimi anni, addirittura triplicata sulla nostra pagina Instagram e sul nostro blog. Oramai abbiamo una scuderia ben rodata di due dozzine fra scrittori e scrittrici, una decina di illustratrici e illustratori, e il processo di crescita è in costante sviluppo.
La seconda: intendere il Weird come concetto integrale, ovverosia di veramente bizzarro, visionario e spiazzante. Non ci interessa ripetere storie ambientate nel New England del secolo scorso, né consideriamo l’opera di Lovecraft un totem immutabile, bensì il punto di partenza fondamentale. Quanto creato dal Sognatore di Providence è davvero una mitologia viva, contemporanea, in grado di comunicare ai lettori sparsi in ogni angolo del globo a un secolo di distanza. Per questo, portare i Miti di Cthulhu nella realtà odierna e confrontali tanto con l’ironia quanto con tematiche quali il disagio della piccola provincia o della grande città è tutt’altro che un’eresia, anzi è proprio in linea col concetto di “glocal” che ha reso grande Lovecraft stesso; idem dicasi sul tentare nuove strade,
Venendo alle uscite imminenti, chiuderemo l’anno con almeno tre uscite. “Progetto K”, un’antologia dedicata alla rilettura weird dell’opera di Franz Kafka. Il secondo libro si intitolerà “Ho sparato a un’ombra” ed è una raccolta davvero particolare, incentrata su di una fotografia di autore ignoto e libera da diritto d’autore. Uno dei nostri curatori, ispirato dalle avanguardie dada e surrealiste, ha sfidato otto scrittori del nostro gruppo a scrivere una storia ispirata a quella foto, senza altre indicazioni. Infine, sarà il turno del primo libro della già menzionata Serie Rossa di Anime Gelide.
Uscendo dal panorama editoriale, come vi occupate della community Lovecraft Italia? Avete intenzione di fare eventi in futuro o ne avete già fatti?
Nella community di Lovecraft Italia discutiamo a 360° del panorama culturale del fantastico ma anche di letteratura “alta”, ogniqualvolta necessario: un nome su tutti, Cormac McCarthy. Ci scambiamo i link di eventi, video, canzoni, film, interviste di interesse comune (consentici di specificare; link legali a siti di informazione; sul nostro Gruppo è assolutamente vietato postare contenuti protetti dal diritto d’autore o anche solo un link di streaming a siti pirata). Sempre sul gruppo nasce lo scambiò di idee che più di una volta si è concretizzato in un’antologia, come ad esempio la recente “Diabolos. Racconti di Esorcismi e Possessioni”. Va specificato che diversi volumi sono stati ideati e proposti da semplici utenti, non è tutto “già deciso dall’alto” da parte di noi Admin. Lovecraft Italia è nei fatti un gruppo aperto allo scambio di idee.
Ringraziamo in particolare Pietro Guarriello e la sua Dagon Press, il forum di UraniaMania, il Coven Riunito, i Bokononisti, gli amici del Darkl-Ver.. Gli animatori della scena weird Raffaele il Demiurgo, Tiziana The Mad Otter, Laura Gobbo, Anna Silvia Armenise. Il canale YouTube “Broken Stories” di Flavio Troisi. I giornalisti Adriano Ercolani e Claudio Gargano.
Uscendo dall’online, invece, la nostra community prende parte a eventi nazionali come Libri da Yuggoth e Marginalia, a Milano; il festival autunnale di Triora (Imperia) in occasione di Halloween; il Mistica Festival di Genova e stiamo trattando per Oblivion a Roma (se non questa edizione, certamente la prossima. Un grazie particolare a Paolo Di Orazio per la disponibilità). Oltre a questi, partecipiamo anche a eventi locali meno noti, perché ci pare giusto sostenere chi è alle prime armi, come fummo noi stessi pochi anni fa. Molti Cultisti ci chiedono a gran voce di organizzare un evento nostro, magari di un solo pomeriggio, per incontrarci di persona invece che via social. Non so dirti quando, ma l’idea piace anche a noi e come si suol dire: con il passaggio di Strani Aeoni…
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