Ocean’s Eleven: La recensione di Salernitana – Cesena

Editoriale

Ottobre 30, 2024

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Salernitana – Cesena è un primo spartiacque importante. Non solo perché è un altro turno infrasettimanale, a cavallo di due trasferte delicate (la prima già persa dai granata), Cremona e Cosenza, ma anche perché rappresenta uno snodo cruciale del destino di Martusciello sulla panchina dei campani (traballante dopo lo score delle ultime settimane).

Il finale è un film a libera interpretazione dello spettatore, perché la Salernitana – davanti a diecimila tifosi – gioca con grinta, voglia e con un ritmo decisamente diverso dalle ultime prestazioni, eppure non riesce ancora a vincere, viene bloccata da un 1 – 1 che sta stretto a entrambe le squadre.

La variabile che influenza l’andamento del match è l’episodio del rosso a Fiorillo, costretto ad un’uscita killer sul giocatore avversario, a causa di un’amnesia difensiva imperdonabile dei granata, sorpresi dal rinvio accelerato del portiere dei bianconeri. Un plot twist traumatico per la Salernitana, che domina il primo tempo, ma viene costretta poi a “barricarsi” per non incassare un’altra debacle interna.

Il destino di Martusciello appeso ad un filo, che continua d’altronde a non spezzarsi, cercando dopo questo match di far uscire una narrazione più positivista, nella speranza di ripresa dopo una prestazione impegnativa e solida (col fantasma di Castori, che nella settimana proprio dedicata ai freaks, aleggia nell’opinione pubblica e nelle dicerie della piazza). Tuttavia, non mancano i soliti elementi negativi: asset difensivo che proprio non riesce a raggiungere un equilibrio costante, il bomber che manca, anzi quello che doveva essere la punta di quest’anno per il DS viene lasciato addirittura in tribuna, la condizione fisica ancora non solida di alcuni elementi (Tongya costretto a dare forfait in corso per presunta contusione).

La partita sembra il sunto delle undici giornate di Martusciello, caratterizzate da gioco e idee ben precise e non sempre fruttifere, da errori tattici e individuali, però allo stesso tempo da voglia e abnegazione per andare oltre. Gli undici di Martusciello sono stati quasi sempre gli stessi, scelte oculate e congegnate, per affidarsi a coloro che secondo lui possano rappresentare al meglio la sua Salernitana.

Così come Danny Ocean (interpretato da George Clooney) non rinuncia mai agli undici compagni – compreso sé stesso – per sferrare le rapine del secolo. Non è un caso che il film (del 2001) diretto da Steven Soderbergh si intitoli appunto Ocean’s Eleven – il quale ha anche due sequel con aumento numerico del team -, undici come i giocatori sul campo di calcio, seppur qui i protagonisti debbano giocare col rischio, con l’illegalità, con i soldi e con gli esseri umani. Un team con una precisa identità, ognuno con i rispettivi ruoli e col peculiare talento, utile – attraverso un piano spudorato e senza scrupoli – a far arricchire la banda.

Lo stesso dogma di Martusciello, anche se col Cesena il mister rinuncia ad alcuni elementi cardine a causa di un turnover inevitabile. Non va neanche male, anzi proprio quei “rimpiazzi” risultano tra i migliori in campo, Jaro e Ferrari tra tutti, insieme a Ghiglione. Soporifera invece, la prestazione da centravanti titolare di Torregrossa, che pare faccia fatica a far reparto da solo.

Martusciello e Ocean, stesso modus cogitandi nel costruire un team basato sulla fiducia e su precise attitudini, volte alla vittoria, al successo, al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Per Ocean quest’ultimi sono ovviamente chiari, per Martusciello ancora no, anche se ora si comincia a parlare più di salvezza che di zona play-off. Siamo già nell’era della disillusione?

Non solo il personaggio del film – trittico, anche Martusciello avrà (al momento) il suo sequel, perché resta sulla panchina, provando a ridare entusiasmo ed a risollevare le varie componenti attorno al club. Il viaggio dell’eroe ha subito un lungo e profondo passaggio a vuoto, ma ora è il momento – lo si augura – di tornare in scena diversamente. Ocean’s Eleven, Martusciello’s Eleven.

 

Miglior attore:  Paweł Jaroszyński

Villain: Ernesto Torregrossa

Regia: Vincenzo Fiorillo

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