Questo è l’esperimento che circonda Padrona del Vento, un romanzo a puntate scritto da Carlo Vicenzi, in selfpublishing su Amazon. L’opera è un fantasy con una nota di romanticismo, che però, promette l’autore, è solo il punto di partenza di una storia ben più epica. Due puntate sono già online, la prima che ha visto vita a settembre e la seconda a ottobre.
Di tutte le avventure che sognavano, a Tarìya e Drabem è rimasta solo un’ultima notte d’amore prima di essere separati. Lei, costretta in un matrimonio con un marito dall’anima putrida, tanto potente quanto violento. Lui, arrestato e venduto come schiavo, incastrato per un crimine che non ha commesso.
Una gabbia dorata e una di ferro, due catene molto diverse ma entrambe molto difficili da spezzare.
Può questo essere un nuovo modo di percepire la scrittura? Ma soprattutto di concepire un romanzo? La scrittura a puntate non è certo una novità, ma può davvero esistere in questa formula?
La risposta può essere sì, ma solo e soltanto se l’autore riuscirà ad essere tanto abile da mantenere viva l’attenzione del suo pubblico. Alle prossime puntate l’ardua sentenza.
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