L’abisso tra l’Essere e il Rappresentare nell’opera di Jung

“Esiste oggi un profondo abisso fra ciò che uno è e ciò che rappresenta, ossia fra ciò che egli è come individuo e ciò che è la sua funzione come essere collettivo. La sua funzione è sviluppata, non così la sua individualità. […] Ho già accennato al fatto che la differenziazione e lo sviluppo della civiltà finiscono col produrre una dissociazione delle funzioni fondamentali della vita psichica, dissociazione che in certo modo va oltre la differenziazione delle attitudini, investendo addirittura il campo dell’atteggiamento psicologico generale da cui dipendono le modalità di impiego delle attitudini”.

1921. Jung pubblica quello che è considerato uno dei suoi capolavori. Nella sua prefazione a questa meravigliosa e immensa opera, lo stesso autore afferma: “Mi sono proposto di non affaticare il lettore con una casistica, cercando invece di inserire fra le conoscenze già acquisite le idee che ho tratto dalla mia esperienza; farò questo tanto dal punto di vista storico, che da quello terminologico.”

Jung individua quattro funzioni psicologiche. Il pensiero attraverso il quale l’uomo cerca di comprendere la natura del mondo e sé stesso e utilizza processi logici. Il sentimento, che rappresenta il valore delle cose in rapporto al soggetto e apporta dei giudizi di valore. La sensazione che ha la funzione percettiva dei fatti o rappresentazioni concrete del mondo. L’intuizione, ovvero la percezione attraverso i processi dell’inconscio, e permette di elaborare modelli della realtà che esulano dai fatti.

I sistemi di riferimento, le differenti prospettive, sono sviscerati in maniera analitica al fine di rendere evidente l’importanza dell’equilibrio tra soggetto e oggetto. Jung parla di estroverso e introverso – usati senza alcun giudizio di valore. L’estroverso osserva tutte le circostanze e cerca di adattarsi a esse il più possibile. L’introverso tende a rimanere distante dall’oggetto. Sono i fondamenti della moderna caratterologia. E non solo, a pensarci bene.

La dicotomia Estroversione-Introversione individua attitudini e le quattro funzioni psichiche descritte: Sentimento, Pensiero, Sensazione e Intuizione. Ognuna di queste indica un diverso modo di rapportarsi al mondo. L’interazione di attitudine e funzione psichica dominante definisce otto tipi psicologici principali e così via. Destrutturazione e ricostruzione… ricordano tanto cose familiari a chi si occupa di progetti…