It Ends with Us. Siamo noi a dire basta

Editoriale

Settembre 30, 2024

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Un film che esplora le complessità delle relazioni tossiche attraverso la storia di Lily Bloom

“It Ends with Us. Siamo noi a dire basta”, tratto dal romanzo di Colleen Hoover, è un film uscito nelle sale italiane ad agosto scorso. La pellicola offre una rappresentazione intensa e coinvolgente di una realtà difficile, capace di suscitare forti emozioni nello spettatore che non può fare a meno che lasciarsi travolgere.

Lily Bloom è una donna come tante, segnata da eventi drammatici che l’hanno resa incredibilmente forte e determinata. Sa cosa vuole dalla vita, ma soprattutto cosa non vuole. Partecipa controvoglia al funerale del padre, un uomo che non ha mai rispettato e che le ha strappato il suo primo amore, Atlas, così come ha privato sua madre della serenità per tutta la vita, travolta dalla violenza anziché dall’amore.

Di ritorno a Boston dopo una lunga giornata di lutto, Lily incontra inaspettatamente Ryle Kincaid, un affascinante neurochirurgo che ha sempre cercato di tenere i sentimenti lontani dalla sua vita. Tuttavia, Lily diventa per lui un’ossessione, tanto da volerla conquistare ad ogni costo. Il desiderio ardente di Ryle riesce a far breccia nel cuore di Lily, che presto diventa la cosa più importante della sua vita, che assolutamente non può farsi scappare.

Lily sembra finalmente vivere la vita che ha sempre sognato: dopo aver coronato il suo sogno diventando la proprietaria di un negozio di fiori, si ritrova anche ad essere la fidanzata di un uomo che la ama più di ogni altra cosa. Finché un giorno incontra per caso Atlas, il suo primo amore che fa emergere in Ryle un nuovo lato di sé, quello più tetro che ancora Lily non conosceva.

L’amore si trasforma in qualcosa di sinistro, altamente pericoloso, caratterizzato da un senso di possessione e insicurezza. La gelosia, inizialmente comprensibile, diventa presto azione impulsiva e violenta. Reazioni che vengono minimizzate e giustificate nel silenzio di chi ama ma non è amata, di chi viene soggiogata e manipolata dalla persona che dovrebbe proteggerla.

Fino a che punto è possibile giustificare e perdonare atti di violenza che si protraggono nel tempo? Sarà, Lily, la mela che non cade mai troppo lontano dall’albero, o riuscirà a spezzare la catena degli abusi che la sua stessa madre ha vissuto per una vita intera?

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Autore

  • Francesca Leoci

    Giornalista esperta in comunicazione digitale con una forte passione per la letteratura e l'editoria digitale. Specializzata in redazione di contenuti SEO-oriented, copywriting, ghostwriting e correzione di bozze. Autrice pubblicata e gestrice di un blog WordPress su tematiche umane, filosofiche e teologiche.

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