In carrozza sulla prima linea ferroviaria al mondo intitolata ad un artista
Salendo su un treno che dalla stazione di Liverpool Street, nel cuore di Londra, viaggia verso le antiche contee dell’Anglia orientale, si incontra, dopo circa tre quarti d’ora di viaggio, una remota stazione di paese. Marks Tey è un minuscolo villaggio nel nord dell’Essex, ma è qui che, diramandosi dalla trafficata Great Eastern Main Line, nasce una linea ferroviaria più breve, ma decisamente suggestiva.
Inaugurata nel 1865 e così chiamata dal 1899, la Gainsborough Line corre tra i fertili terreni dell’Inghilterra orientale, raggiungendo, dopo soli diciannove chilometri, la storica cittadina di Sudbury, Suffolk, luogo natale del celebre pittore Thomas Gainsborough (1727-1788), rinomato per i suoi ariosi paesaggi e la palette tenue e luminosa. Si tratta della prima linea ferroviaria mai intitolata ad un artista, un dovuto omaggio al pioniere dell’arte paesaggistica che trasse ispirazione proprio dalla rigogliosa campagna e dai misteriosi boschi della zona attraversata da questo tracciato. Cresciuto nel Baberg, il distretto più meridionale del Suffolk, il giovane Thomas studiò a Londra, perfezionò la propria arte ad Ipswich e visse un periodo di straordinaria fama che lo portò, in età matura, a diventare l’artista preferito da re Giorgio III e a trasferirsi nella lussuosa Bath nel 1759. I suoi spostamenti non intaccarono il suo amore per la regione natia, la quale ritorna, con chiari riferimenti a luoghi ancora oggi visibili, in molti dei suoi lavori più noti.
Lasciandosi alle spalle la silenziosa Marks Tey e procedendo verso nord sulla Gainsborough Line, dopo soli cinque chilometri si raggiunge la stazione di Chapel & Wakes Colne. Non lungi da essa, il treno attraversa il fiume Colne sullo spettacolare Chapel Viaduct, sostenuto da trentadue ampie arcate, splendido punto panoramico per apprezzare la serena e lievemente ondulata bellezza di quel pacifico angolo rurale e la magnificenza dell’ampio fiume che ne bagna i pascoli. Una manciata di minuti e, dopo un boschetto di larici e querce, spunta la stazione di Bures, villaggio sul confine tra Essex e Suffolk, casa di circa millecinquecento anime, ma anche sede di quasi cento edifici storici Protetti dal National Trust e dall’associazione Historic England. La sua trecentesca chiesa parrocchiale compare talvolta sullo sfondo dei dipinti di Gainsborough, così come anche il cinquecentesco mulino del villaggio ed il vicino bosco di Cornar.
Dopo poco meno di venti minuti dalla partenza, il treno entra lentamente nella bella stazione vittoriana di Sudbury, da lì una breve passeggiata tra case a graticcio medievali, palazzine georgiane ed edifici ottocenteschi conduce alla casa natale di Thomas Gainsborough. Oggi adibita a museo, è un tipico palazzo inglese del tardo XVII secolo, costruito in mattoni rossi e quasi contornato da un curatissimo giardino pieno di fiori. Al suo interno non sono solo conservati ed esposti quadri, disegni, stampe e bozzetti dell’artista, ma anche molti dei suoi oggetti personali come pennelli, utensili, libri, elementi di mobilio e persino la sua pipa.
Chiunque percorra la Gainsborough Line non avrà problemi a ritrovare la serena atmosfera e la schietta luce di ‘Cornar Wood’, di ‘Landscape in Suffolk, di ‘The Harvest Wagon’ o di ‘Wooded Landscape with a Peasant Resting’ appena fuori dal finestrino; seguendo questo breve tracciato ferroviario, ancora immerso in una intonsa campagna come ai tempi del paesaggista settecentesco, si finisce per lasciarsi guidare per mano dall’artista alla scoperta dell’essenza più intima dell’anima inglese, quella fatta di quiete, bellezza e natura.
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