Storia e tradizioni di un’antica città romana: Nuceria

Editoriale

Agosto 30, 2024

I monumenti nocerini: dal Battistero paleocristiano di S.M.Maggiore alla Domus del Decumano

L’attuale Nocera Superiore (SA) sorge sui resti dell’antica città di Nuceria Alfaterna, che fu un importante centro abitato della Campania antica e storicamente rilevante, tanto quanto Pompei. La città subì molte devastazioni dovute a guerre, diverse conquiste da popoli invasori, numerose alluvioni, i terremoti e le eruzioni del Vesuvio. Nel 1137 fu completamente rasa al suolo da Ruggiero II, sua moglie riuscì a impedire la distruzione dell’importante Battistero paleocristiano di S. Maria Maggiore.

Sotto la dominazione spagnola nacquero i Municipi e la città venne divisa in fazioni: Nocera Soprana, Nocera Sottana, Barbazzano, Sant’Egidio, ognuna col suo Sindaco. Sul finire del XVI secolo, la città fu divisa ancora in numerosi distretti che oggi rappresentano tutta la valle da Nocera Superiore a Corbara. Nonostante una storia così travagliata, il cuore e il popolo dell’antica Nuceria riuscì sempre a riemergere dalle ceneri. Alcuni siti archeologici si sono salvati e importanti monumenti sono giunti fino a noi e attestano la grandezza storico-artistica di Nuceria.

In primis, il suddetto Battistero di S.Maria Maggiore, noto anche come “La Rotonda” è uno degli emblemi della città. Costruito nella seconda metà del VI sec. d. C. dai Bizantini, è una struttura dal diametro di 24 m, presenta un ambulacro esterno (una costruzione coperta destinata a passeggio) e un vano centrale delimitato da quindici coppie di colonne, con capitelli corinzi di marmo pentelico del II-I sec. a.C. sormontati da una cupola, con al centro dipinta una croce latina. Nel nucleo centrale del plesso c’è una vasca battesimale, di più di 7 m di diametro (seconda per grandezza a quella di S. Giovanni in Laterano), veniva usata per l’immersione dei catecumeni. Essa è circondata da otto colonne poggianti su un muretto rivestito da lastre di marmo, su ognuna delle quali sono incise una croce, l’alfa e l’omega. In età medievale, accanto al portale d’ingresso del Battistero, furono aggiunte due edicole, con affreschi risalenti al tardo XIV sec. Ciò che resta delle pitture è la Madonna in trono con il Bambino e il Cristo Pantocrator.

Altri sono i monumenti ben conservati sul territorio, come il teatro Teatro ellenistico-romano di Nuceria del II sec. a.C., al cui interno fu ritrovata una statua di Atena, conservata oggi al museo di Salerno e una testa di Agrippina. L’edificio, danneggiato dal terremoto del 62 d.C., subì restauri e sopravvisse all’eruzione vesuviana del 79 d.C.

C’è poi la Necropoli di Pizzone che è un’area archeologica di 5000 mq, al cui interno vi sono una serie di monumenti funerari del I sec. a.C. fino al IV sec. d. C., allineati lungo l’originario tracciato della strada in uscita a oriente della città. Dietro gli edifici funerari vennero costruite altre tombe in anfora, a cassa e a bauletto.
Infine a nord-est della città, poco distante dal Battistero, sorge la Domus del Decumano. Il sito (tagliato a sud dalla linea ferroviaria storica) fu scoperto nel 1979. Gli scavi rivelano parte di un’insula romana con i resti di una domus e parti di uno dei decumani della città.

La Domus (I–II secolo d.C.), mostra un vestibolo che immette in un atrio con vasca per la raccolta dell’acqua (impluvium) e una serie di stanze laterali. I pavimenti sono a mosaico di tipo geometrico bianco e nero o policromo. Sulle strutture murarie sono presenti affreschi pittorici. I vani che affacciano sulla strada sono tabernae, ovvero antiche botteghe, in cui sono state rinvenute due dolia, dei recipienti di grosse dimensioni usati per la conservazione dei cibi.

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