Annarita Mariniello testimonial contro la Charcot-Marie-Tooth

Editoriale

Agosto 30, 2024

La danza, insieme alla mia famiglia, mi ha aiutato a superare i momenti bui

Annarita Mariniello è una giovane donna specializzata in scienze dell’educazione, residente a Pagani (SA), la cui grande passione è il ballo. La sua missione è quella di affrontare ogni giorno con il sorriso, aiutando i più deboli. Attualmente lavora per “Autismo fuori dal silenzio”, associazione che le consente di stare a contatto con bambini e ragazzi speciali. Già in giovane età ha scoperto di essere affetta dalla Charcot-Marie-Tooth, una malattia degenerativa che colpisce i nervi periferici del controllo del movimento degli arti inferiori e superiori, oltre ai nervi sensoriali. Nonostante tutte le sofferenze, Annarita ha deciso di continuare a ballare e, grazie a questo, ha trasformato il veleno in medicina.

È testimonial di una mostra a Napoli, intitolata The Ballad of Human mutations, nata dall’idea di Alice Babolin, in arte Aliteia e accessibile dal 18 Settembre all’11 Ottobre 2024 presso gli Archivi Storici della Fondazione Banco di Napoli (si era già tenuta a Milano, Padova e Riccione).

Lo scopo di Aliteia è portare nell’arte un progetto tramite la C-M-T, ponendosi come obiettivo quello di creare un mito rivoluzionario del fragile a partire dal corpo.

Quali sono le sue aspirazioni nella vita, oltre i progetti nella danza?

La mia aspirazione è quella di continuare a lavorare e partecipare a progetti che mi consentono di aiutare chi è meno fortunato. Ovviamente, oltre il lavoro e alla crescita professionale, spero di poter continuare a ballare e partecipare a gare nazionali/internazionali. La passione per la danza nasce da piccola ed è sempre cresciuta esponenzialmente. La danza mi ha aiutato a superare i momenti bui e, insieme alla mia famiglia, mi dà la forza per affrontare le difficoltà.

Come si riesce a conciliare la vita privata, il lavoro e il ballo?

Per me non è difficile far conciliare le due cose in quanto io e il ballo siamo una sola cosa. In ogni momento libero, nonostante i tanti impegni, che sia per allenamento o semplicemente per svago, mi rifugio nel ballo.

A quali competizioni ha preso parte?

Ho partecipato ai Campionati italiani 2022, ‘23, ‘24 e alla Coppa Italia 2023.

Ci racconti la sua esperienza all’interno della Gabrydance e come accolgono i ballerini con disabilità.

La GabryDance, diretta dal maestro Gabriele Cretoso, è una scuola che da opportunità anche ai disabili di ballare. Il 13 novembre 2021, è stato ufficialmente il giorno della mia rivincita, ho iniziato a frequentare la GabryDance e in un anno ho fatto miglioramenti a vista d’occhio, grazie alla pazienza e alla professionalità del maestro che attraverso gli allenamenti ci aiuta a superare i nostri limiti, tramite lo sviluppo di muscoli che non pensavamo di possedere. Ovviamente, gli esercizi sono cuciti su misura per ogni atleta, in base alla propria disabilità.

Nonostante la giovane età e i grandi traguardi raggiunti, quali saranno i progetti per il prossimo futuro?

I traguardi raggiunti appartengono già al passato, io sono abituata a pensare sempre al domani. Sono sempre alla ricerca di nuove sfide poiché rappresentano lo stimolo per andare avanti e scacciare via tutte le paure e le incertezze che mi riserva il futuro. Il mio obiettivo, anzi il mio sogno, è quello di partecipare a Ballando con le stelle, non solo per esibirmi avanti a milioni di telespettatori, ma soprattutto per sensibilizzare il pubblico rispetto alla disabilità.

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