Venere, la dea immortale, quindi tutt’ora esistente, vive lontano dall’Olimpo e dai suoi odiati parenti. Dopo aver girovagato per secoli, abita attualmente a Parigi fra i mortali. Non essendo gli Dei più creduti, la dea della bellezza e dell’amore finalmente può permettersi di vivere nell’imperfezione dell’umano esistere.

“Immaginate la mia gioia! Una dea condannata a vivere nell’eterna umidità del mare, scoprire l’esistenza della messainpiega,” esclama Venere, interpretata da Drusilla Foer in una nuova rappresentazione teatrale che promette di incantare il pubblico napoletano. Lo spettacolo, che si terrà a Napoli, narra in un flashback comico e tragico la vicenda di Amore, il figlio ingrato e disobbediente, e Psiche, sulla quale Venere proietta – da suocera nemica – tutto il suo rancore di dea frustrata e insoddisfatta.

Deus ex-machina crudele e spietata, Venere ricorda l’unica occasione in cui ha provato un sentimento di amore curando il figlio che, fuggito dall’amata Psiche, torna da sua madre, dea e padrona, per farsi lenire le ferite di un amore ingannato.

Drusilla Foer, con il suo carisma e la sua capacità di fondere ironia e profondità emotiva, porta in vita una Venere complessa e affascinante, capace di far ridere e riflettere. La rappresentazione offre uno sguardo nuovo e originale sulla mitologia classica, rendendola accessibile e rilevante per il pubblico moderno.