Nitritono – Cecità

Editoriale

Agosto 5, 2024

Tag

My Kingdom Music
T
Nititrono-Cecità (My Kingdom Music)

Nitritono-Cecità

(7/10)

Liberamente tratto dal romanzo del portoghese José Saramago, premio Nobel per la letteratura, che descrive uno scenario apocalittico in cui sprofonda un’ignara cittadina annientata da un’epidemia, il “male bianco”, annichilendo l’esistenza confusa dei suoi abitanti catapultati in un incubo di morte e non senso, il post metal dei Nitritono non lascia indifferenti. Le atmosfere che si respirano nel disco tirano in ballo Neurosis, Isis e Swans, accompagnando l’ascoltatore in un percorso musicale, spesso strumentale, inquieto e claustrofobico, perfettamente in linea con il concept lirico che lo permea. L’iniziale A Denti stretti, divisa in tre parti, traccia la rotta: bordate di chitarre e voci lancinanti, mitigate da suoni sintetici edimprovvisi rallentamenti tendenti quasi al prog, rendono il pezzo un must del disco. 25 aprile 1945 è pura noise, mentre Nodus Tollens… è decadenza sonora, onirica, affascinante e sperimentale con delle chitarre pesantissime che arricchiscono la parte finale. Si chiude con la avanguaristica title track, con un sound che sarebbe riduttivo definire post metal, e Non È Questa La Vita Che Sognavo, dai toni cupi e darkeggianti. Un sigillo finale tra gli apici del platter.

Navigazione EditorialeEstate da brividi con il reggaeton vichingo >>Giovanni Del Monte: un marziano a Roma >>

Autore

Questa voce fa parte 1 di 80 nell'editoriale Il Novelliere 14

0 commenti

Invia un commento

Scopri di più da Il Novelliere

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading