La terza stagione di Bridgerton è il trionfo del body positivity e sulla friendzone
La terza stagione di Bridgerton, basato sui romanzi di Julia Quinn, è stata una delle serie più attese e seguite degli ultimi mesi. Lo show è di genere romantico ed è ormai un grande cult, fonte di grande audience per la piattaforma streaming Netflix. Si compone di otto episodi divisi in due parti, da quattro episodi ciascuna, distribuiti tra Maggio e Giugno, che sicuramente hanno reso l’arrivo dell’estate decisamente più hot.
La scelta creativa di riadattare come colonna sonora noti brani moderni utilizzando uno stile più consono per l’epoca (con violini, violoncelli e altri strumenti da orchestra) è sempre vincente. Difatti, emergono diversi pezzi iconici della musica pop che accompagnano i vari momenti salienti. I costumi in stile recency-impero sono eleganti e incantevoli, inoltre le parrucche della regina sono delle vere e proprie opere d’arte.
La fotografia è solare, da fiaba, con incantevoli scenografie degli interni dei palazzi nobiliari e dei giardini regali che non sembrano neanche appartenenti alla vecchia Gran Bretagna.
L’evoluzione di alcuni personaggi è innegabile e in generale il cast è degno di elogi. Questa stagione dello show, nonostante le varie sottotrame, i soliti intrighi e i pettegolezzi diffusi dalla famosa e implacabile autrice Lady Whistledown, si concentra sul rapporto tra Penelope Featherington (Nicola Coughlan) e Colin Bridgerton (Luke Newton).
Grazie alla buona interpretazione e la chimica della coppia della stagione, ci viene regalata una delle sequenze più accattivanti. È stata girata nell’intimità di un’elegante carrozza, con luci soffuse e una musica che aumenta di ritmo, parimente alla passione che incalza tra i due personaggi.
Si sperava dal principio in un’evoluzione del loro rapporto e ora finalmente l’eterna secondaria della storia, colei che restava in un angolo a osservare e narrare, diventa la protagonista. Penelope cambia stile, si impone nei salotti, staccandosi dalla tappezzeria per porsi al centro di pettegolezzi e interessi maschili. Afferma con forza la propria femminilità e i suoi sogni.
Non mancano le meschinità di chi la osteggia e invidia, ma si sa che le persone speciali, sbocciano in ritardo e sono fatte per essere ammirate soltanto da chi sa vedere. Penelope esce dalla friend zone, mostrandosi come persona di valore per comprovare, a chiunque l’abbia sottovalutata, che è bellissima così com’è e degna d’amore.
Come ogni storia che funzioni, per i protagonisti non devono mancare notevoli ostacoli alla felicità. Per Pen si palesa la paura che il suo grande segreto venga svelato e che il suo unico amore la abbandoni. Il bello di questa serie sta proprio nel fatto che il lieto fine, è sempre in serbo per tutti. Penelope è una fonte d’ispirazione per coloro che hanno sogni, lei può essere chi vuole, compresa la Whistledown.
Nella vita reale l’attrice è stata pesantemente offesa per il suo aspetto fisico e si è pronunciata con grande audacia:
“Ho chiesto espressamente di inserire una scena in cui sono molto nuda, è stata una mia idea, una mia scelta. Mi è sembrato il più grande ‘vaffanculo’ a tutte le conversazioni che riguardano il mio corpo. È stato incredibilmente rinvigorente. Mi sono sentita bellissima in quel momento e ho pensato: ‘Quando avrò 80 anni, voglio ripensare a questo momento e ricordare quanto ero fottutamente sexy!”.
Bridgerton è nota per la sua lotte contro differenze di classi e colore, si pronuncia contro il body shaming e in favore del body positivity. In un mondo sempre più meschino, le icone dello star-system possono davvero diventare gli esempi buoni di cui ogni generazione sente il bisogno.
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