Krishna: Il Dio della Gioia e del Coraggio di Abhishek Singh

Editoriale

Agosto 5, 2024

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Un graphic novel epico offerto da BAO in un’edizione pregiata e accessibile a tutti

Krishna è la divinità del pantheon induista. Rappresenta l’incarnazione di Vishnu, una delle tre divinità supreme della tradizione indiana (Brahama, Vishnu e Shiva). È conosciuto come il dio della gioia, dell’amore e della bellezza che ha liberato l’India dall’oppressione dei demoni.

I personaggi, o potremmo dire, gli Archetipi che si confrontano in questo racconto, hanno un carattere universale a prescindere dalla cultura di riferimento. Il viaggio dell’Eroe  che compie Krishna è analogo nell’essenza a tutti gli altri eroi del mito come Dioniso, Orfeo, Mosè nonché lo stesso Cristo.

Krishna è il figlio di Vasudeva e Devaki, sorella dell’imperatore di Mathura, Kamsa. Dopo il loro matrimonio, la dea Yogamaya (Potenza illusoria) appare a Kamsa, annunciando che il suo destino è segnato: sarebbe stato ucciso dall’ottavo figlio di sua sorella.

Spaventato da questa profezia, Kamsa tenta di uccidere Devaki, ma Vasudeva lo convince a risparmiarla promettendo di consegnargli l’ottavo figlio. Per tenere sotto controllo la coppia, Kamsa li rinchiude nelle prigioni di Mathura.

Devaki partorisce sette figli, tutti uccisi da Kamsa. Una notte, Krishna appare in sogno a Vasudeva, annunciando la sua imminente nascita e chiedendo al padre di scambiarlo con la figlia di amici pastori per tenerlo nascosto fino al momento giusto.

Quando Kamsa vede una bambina invece di un bambino, crede di aver sventato la profezia. Ma Yogamaya appare nuovamente, rivelando che Krishna è nato altrove e lo affronterà quando sarà il momento.

Nel frattempo, Kamsa tenta di uccidere Krishna mandando numerosi demoni (Asura), che il giovane dio sconfigge uno dopo l’altro. Sempre più ossessionato dall’odio verso Krishna, Kamsa getta il suo regno nel caos e nella distruzione.

Akrura, un emissario di Kamsa, invita Krishna a una festa organizzata dall’imperatore a Mathura. Krishna vede in questo evento l’opportunità di liberare i suoi genitori e il regno oppresso. Durante la festa, Krishna uccide Kamsa, ma il male non viene del tutto estirpato. L’avidità di Kamsa ha lasciato un seme di guerra nei cuori degli uomini. La missione di Krishna sulla Terra è appena iniziata.

Durante un periodo di pace, Krishna vive un amore tenero e profondo con Radha, incarnazione del sacro femminile. La loro relazione rappresenta l’amore in tutte le sue forme: passionale, romantico e divino. Tuttavia, Krishna impara che nulla è eterno e tutto è destinato a cambiare.

Dopo questo periodo idilliaco, Krishna è chiamato nuovamente a combattere, mostrando il coraggio con cui difende il seme della speranza fino alla fine, promettendo il suo futuro ritorno.

Abhishek Singh

Abhishek Singh

Krishna, avatar del Dio Visnu, raccontato dal pittore e illustratore Abhishek Singh diventa un romanzo grafico imponente, costato all’autore quattro anni di lavoro, che è allo stesso tempo un percorso interiore intimista e universale. Accessibile in modo mirabile anche a chi sia completamente digiuno di nozioni sull’induismo. Krishna è un’avventura trasformativa dell’anima toccante, epica e allo stesso tempo umilissima nell’approccio a una tematica tanto importante per il popolo indiano. BAO la offre in un’edizione curatissima, su carta pregiata, degna del lavoro certosino di questo autore destinato a far parlare a lungo di sé.

Le immagini sono luminose  e catapultano il lettore in una dimensione di sogno, accompagnandolo in una contemplazione mistica attraverso un testo sacro celebrativo.

Infatti, Krishna non è un semplice fumetto ma può essere considerato un testo di studio sia per la correttezza della narrazione sia per le immagini evocative, le quali richiamano lo stile tradizionale di un miniaturista indiano.

Lo stile di Abhishek Singh si mostra morbido, delicato. Il colore e la linea sono un tutt’uno uniforme. I colori, caldi e vivaci, ci fanno sentire i profumi dell’india. Le inquadrature sono cinematografiche e si nota tutta l’influenza del cinema di animazione. Basta osservare le panoramiche per intuire il movimento anche senza l’utilizzo delle linee cinetiche.

La recitazione ricorda i film Disney: si possono notare alcune analogie con il film Hercules nel Character Design.

L’impronta pittorica e illustrativa che caratterizza le tavole è molto più accentuata rispetto a quella fumettistica . Il testo è molto asciutto, le immagini esplodono in un contesto di colori vivaci e vividi, in un modo per niente didascalico, ma sicuramente molto iconografico, che da sole sostengono tutta la potenza del racconto.

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