Fondere arte ed ecosostenibilità: il Jean-Claude Carrière Theatre

Editoriale

Agosto 5, 2024

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Un teatro a Montpellier destinato a cambiare il modo di vedere i luoghi artistici

Il tema della sostenibilità ambientale è diventato, dall’inizio degli anni duemila, uno dei punti cruciali di ogni programma geopolitico. Uno degli argomenti di punta di ogni dibattito tra gli organismi internazionali più influenti.

La salvaguardia della natura da fattori come i processi industriali obsoleti, risulta essere una priorità che non può più essere procrastinata.

Anche il mondo dell’arte, così come tutte le altre realtà commerciali o professionali, non è esente dall’adottare soluzioni drastiche al fine di arrestare la devastante piaga dell’inquinamento.

Le iniziative interessanti non mancano. Ad esempio, quella relativa a quattordici enti teatrali europei (tra cui il Piccolo Teatro di Milano) che collaborano, già dal 2022, allo scopo di portare in tour delle iniziative a tema, interpretate da attori e attrici locali, sfruttando l’energia sostenibile presente sul luogo.

Questa collaborazione ha un nome, “STAGES”, acronimo di “Sustainable Theatre Alliance for a Green Environmental Shift”. Tale collaborazione è finanziata attraverso fondi dell’Unione Europea. Si prefissa come obiettivo, fino al 2025, quello di organizzare workshop (tra cui il “Terra: coi piedi – e le mani – per terra”, curato dal Piccolo Teatro insieme al Politecnico di Milano) e forum interattivi che sensibilizzino il pubblico sui possibili, inquietanti scenari che il genere umano dovrà affrontare, se non riuscirà a stoppare la compromissione del pianeta.

E se ci fosse qualcuno ad aver realizzato un intero teatro ecosostenibile? Un organismo pubblico, un privato? Qualcuno che non si sia limitato alla sola sensibilizzazione di massa?

C’è una risposta a queste domande, ma bisogna fare un passo indietro.

Il nostro passo indietro ci porta nella città di Montpellier, più precisamente a una sessione di discussione del Conseil Général de l’Hérault. Il Conseil decise di deliberare una concessione, nel 2012, affinché venisse costruito un edificio teatrale completamente ecosostenibile.

Il Jean-Claude Carrière Theatre (dedicato al celebre autore, attore e regista francese) fu inaugurato nel 2013, nei dintorni di una splendida pineta collinare.

Ai tempi dell’inaugurazione, venne considerato un fulgido esempio di “architettura ambientalista”, realizzato solo con materiali organici certificati dal “Programma per il Riconoscimento della Certificazione Forestale”. La struttura, suddivisa in tre piani, è in grado di ottimizzare al massimo il consumo energetico giornaliero inerente all’elettricità e al riscaldamento interno. Oltretutto è dotata di poltrone retrattili, di un palcoscenico moderno e regolabile scenograficamente, di un’ampia sala per ricevimenti a tema e di tutte le aree tecniche (quinte, soppalchi, camerini, golfo mistico, sale prove, spazio per il monitoraggio). Inoltre, possiede varie costruzioni “accessorie”, come un anfiteatro per gli spettacoli circensi, un bistrot e un ristorante.

L’investimento del Conseil, ammontante a oltre sei milioni di euro, si è rivelato una scommessa vincente da parte della municipalità di Montpellier. La sola idea di riuscire a coniugare le esigenze nate a seguito dell’emergenza climatica e l’arte in continua progressione con gli aspetti civili, ha reso la Francia un vero e proprio esempio da seguire.

Un esempio che dovrebbe esser seguito da tutti i Paesi. A prescindere dalla posizione geografica.

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