Enciclopedicità degli autori su Wikipedia

Editoriale

Agosto 5, 2024

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Perché non è attendibile talvolta Wikipedia

Il problema per molti autori è come apparire su Wikipedia per avere presunti benefici editoriali, avere più visibilità mediatica, per la gloria postuma, una volta morti. Ma il problema per i collaboratori di Wikipedia è come frenare l’invasione di scrittori e poeti, spesso presunti tali.

La questione è che ci sono troppi autori non enciclopedici, che però attualmente sono “enciclopedizzati”.  Gli enciclopedisti dovrebbero essere autorevoli, competenti, neutrali e sempre secondo Wikipedia non dovrebbero scrivere “voci promozionali”.

Il fatto è che questi requisiti spesso non vengono soddisfatti. Su Wikipedia può scrivere chiunque e naturalmente ci sono pro e contro.  Come ha scritto la valente giornalista Guia Soncini spesso, se si è vip o un poco autorevoli, si può scrivere la propria voce enciclopedica indisturbati. Se ciò non accade spesso la voce la scrivono persone care, parenti o amici dell’autore. Alla faccia della neutralità! Insomma a differenza di ciò che dicono altri il problema maggiore di Wikipedia non è il fatto che sia troppo esclusiva ma, al contrario troppo, inclusiva e questo rovinerebbe l’attendibilità dell’enciclopedia libera, oltre al fatto che oggi è sempre più un miraggio il sapere enciclopedico, l’enciclopedismo. Stando così le cose, ci sono anche autori memorabili che non considerano credibile Wikipedia e non ci tengono ad apparire tra le voci. Insomma ne fanno volentieri a meno di essere ricordati in quel modo oppure ritengono di non averne bisogno.

La stessa Wikipedia comprende autori non memorabili e rivela l’assenza di altrettanti memorabili. Queste non sono pecche di poco conto.  Ma veniamo in teoria alle regole di Wikipedia per quanto riguarda ogni  autore:

  1. “ha pubblicato almeno tre libri con case editrici che non producano prevalentemente scritti di esordienti o pagati dagli autori stessi;
  2.  è presente con i suoi scritti sui principali circuiti distributivi e in almeno una catena di librerie, oppure la casa editrice con cui ha pubblicato, anche se non massicciamente presente nei circuiti commerciali, è tuttavia una casa editrice di grande rilevanza storica o di riconosciuta autorevolezza nel proprio settore;
  3.  un suo testo ha vinto premi di rilievo nazionale o internazionale, oppure ha ricevuto autorevoli recensioni da parte di critici su periodici a diffusione nazionale”.

Di solito a ben vedere molti dei poeti del ventesimo secolo e del ventunesimo secolo enciclopedizzati da Wikipedia non sono memorabili. Ma il fatto è che neanche soddisfano spesso i requisiti richiesti (che sarebbero già in sé opinabili e discutibili).

Spesso chi deve verificare lascia fare, molto probabilmente perché si tratta di autori vecchi o deceduti. In effetti riconosco che è un poco antipatico depennare, cancellare un autore morto.  Essere su Wikipedia non è assolutamente garanzia di appartenere alla crema della crema né di essere memorabili. Resterebbe la gloria postuma data dagli italianisti, che antologizzano. Ma anche qui che cosa resterà? Essere poeti o scrittori per l’illusione di essere ricordati è uno sforzo vano. Bisogna infine vedere se tra qualche decennio ci sarà ancora l’umanità o il mondo. Insomma i posteri saranno dormienti per dirla alla Eraclito, ammesso e non concesso che domani ci siano sempre.

Come scriveva in una sua bellissima poesia Vivian Lamarque:

Siamo poeti

vogliateci bene da vivi di più

da morti di meno

che tanto non lo sapremo.

Il modo migliore per volere bene un poeta è considerarlo da vivo.

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