Emanuela Ciotola: la magia di unire danza e recitazione

Editoriale

Agosto 5, 2024

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Un viaggio artistico tra palcoscenico e cinema con la versatile interprete napoletana

Emanuela Ciotola è un’artista poliedrica, che ha saputo combinare con successo le sue passioni per la danza e la recitazione.

Sin da piccola, Emanuela ha esplorato vari stili di danza, ottenendo diplomi in classico, moderno e contemporaneo.

Dopo aver concluso il suo percorso accademico, ha deciso di inseguire il suo sogno di diventare attrice, iscrivendosi alla scuola Cinema Fiction e partecipando a masterclass con rinomati casting director e registi.

Il suo talento l’ha portata a prendere parte a progetti cinematografici, a esibirsi come ballerina e attrice in diverse compagnie.

Oggi, Emanuela continua a stupire il pubblico con la sua versatilità e dedizione. Scopriamo di più sulla sua carriera e le sue esperienze in questa intervista.

Qual è stata la sua più grande ispirazione nel campo della danza e della recitazione e come ha influenzato il suo percorso artistico?

Da quando ho iniziato a studiare danza, ho sempre preso come esempio Carla Fracci. Ha dimostrato che con impegno, passione ed espressività si può far fronte a eventuali difetti tecnici, cosa che in seguito ho riscontrato sulla mia pelle e dopo diversi anni di scuola di danza, ho puntato molto sull’espressività proprio come faceva lei. Riguardo il cinema, non ho un modello specifico, ma ho sempre tratto ispirazione dai personaggi dei film americani.

Quali sono le sfide più significative che ha affrontato nel bilanciare la sua carriera tra la danza e recitazione, come le ha superate?

Il mio ostacolo principale nella danza è stato il fisico, poiché non avevo alcune doti tecniche tipiche di una ballerina. Con tanto impegno e sacrificio, sono riuscita a superare questo ostacolo e ad affinare le mie doti. Riguardo il teatro e il cinema, il mio principale ostacolo è stata la timidezza, che ho superato eseguendo esercizi yoga prima di andare in scena e concentrandomi, come se non ci fosse il pubblico.

Può condividere un momento particolarmente significativo o gratificante della sua carriera finora, sia nella danza che nella recitazione?

Il momento più gratificante nella danza è stato indubbiamente il giorno del diploma. Era il mio sogno e si è realizzato, in un periodo per me difficile e nonostante pensassi di non farcela, né fisicamente né psicologicamente. Riguardo recitazione, il momento più significativo è, senza dubbio, quello in cui ho calcato per la prima volta il palcoscenico. Quel giorno avevo l’ansia a mille e quasi non riuscivo a parlare per l’emozione.

Ha qualche progetto futuro nel mondo della danza o della recitazione che la entusiasma particolarmente?

Per quanto riguarda la danza, ho in programma un tour presso alcuni teatri della mia città con un musical. Riguardo la recitazione, ho in programma uno spettacolo con una compagnia che tratterà vari temi ripresi dalle più famose commedie napoletane, e io amo la commedia napoletana.

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