Discopriamoli
Terza fatica partorita dagli svedesi The Provenance, messisi in luce con due album di livello medio alto. Il lavoro che andiamo a ripescare (del 2005) si rivela completo e versatile, anche se non di facile assimilazione. Si evince una maggiore coesione dei musicisti e uno sforzo nel cercare di offrirci canzoni più lineari, senza perdere di vista complessità e ricercatezza delle stesse. Cambiamenti anche nell’uso della doppia voce maschile e femminile, con l’accantonamento del growl e con un maggiore utilizzo dei servigi della superba Emma. Quello dei The Provenance sembra un melting tra gothic, dooom opprimente e spruzzatine di prog e avantgarde che fanno capolino tra un pezzo ed un altro. Difficile rimanere impassibili di fronte alla bellezza disarmante dell’opener Woh II TSC, scarna, essenziale, funerea come non mai, o dinanzi alle atmosfere simil “opethiane” di Heroine, dove emerge il cantato teatrale di Tobias Martinsonn. In Catching Scarlet e nella title track, tra accavallamenti di voci, intermezzi psichedelici e mellotron di sottofondo, emerge il lato sperimentale del combo scandinavo, con Some Gossip si torna a ritmiche angoscianti e monolitiche, mentre con Whore, About A Kill, Emma si avvicina alla grandezza vocale di Anneke dei The Gathering. La band, purtroppo, si scioglierà nel 2008.
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