Spettacolo
Con questa audace rivisitazione, Isgrò rovescia ogni stereotipo sull’epopea classica, offrendo una versione del tutto nuova e moderna del viaggio di Ulisse.
Il protagonista di questa “Odissea Cancellata” è un Ulisse antieroe, multiforme e “scassato”, intrappolato in un viaggio che non ha né inizio né fine. Questa condizione di eterno errante è accentuata dall’inganno di Eolo, che con il suo otre ha liberato tutti i venti del mondo, creando un pelago senza tempo in cui è impossibile orientarsi. I venti, paragonati ai mali fuoriusciti dal vaso di Pandora, trasformano il viaggio di Ulisse in una metafora dei mali moderni.
Isgrò introduce un elemento di modernità con il concetto di un vento “digitale”, che estende i confini del mito fino ai nostri giorni e oltre. Questo vento rappresenta l’influenza pervasiva della tecnologia e della digitalizzazione, sottolineando che i classici non appartengono esclusivamente al passato, ma sono vivi e rilevanti anche per il futuro.
Attorno a Ulisse si agita un bizzarro e inquietante coro di “nani”, simbolo di un’umanità ridotta ai minimi termini.
Di tanto in tanto, il protagonista è visitato da fugaci apparizioni spettrali: Penelope, Nausica, Circe e Polifemo. Questi personaggi non sono più figure mitologiche distanti, ma sogni, incubi o allucinazioni che riscrivono la loro storia senza censure.
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