Quando le ombre del passato vengono a bussare alle porte del presente, manifestandosi in maniera così limpida da mimetizzarsi col tempo attuale. Quando passato e presente sono indissolubilmente legati da un filo invisibile, perché senza il primo non sarebbe mai esistito il secondo.

È questa la storia di Angelo, un ragazzo la cui vita non è mai stata abbastanza gentile da concedergli la felicità senza prima perire un po’. Stanco di essere disoccupato ormai da mesi, e col cuore spezzato dopo la fine della sua relazione amorosa, decide di diventare il custode di Monteruga, paese del Salento abbandonato da diversi decenni, ma dove vivono ancora i fantasmi del passato che – mostrandosi come visioni annebbiate – riveleranno ad Angelo segreti che non avrebbe mai immaginato.

Ed è proprio Anna Puricella che, raccontando questa magnifica storia, riesce a donare nuova vita a questo luogo dimenticato da Dio, conferendogli un tocco magico e persuasivo. Perché Monteruga, attraverso le sue parole, viene adesso illuminata dall’amore viscerale che la stessa autrice conserva per lei, dove respirare aria salubre lasciandosi accarezzare dalla vasta bellezza che la terra del Sud è capace di donare.