Light On
Tea e Viola sono inseparabili, ma la loro amicizia viene bruscamente interrotta quando Viola decide di non uscire più dalla sua stanza. Mentre Viola è paralizzata da un nemico invisibile, a cui non sa dare un nome, Tea deve andare avanti, e le sue giornate scorrono come un conto alla rovescia scandito sui social verso la finale delle regionali di nuoto. Attorniate dagli amici e dalle loro famiglie, le due ragazze non spezzano mai realmente il loro legame, nonostante i lunghi silenzi e l’apparente assenza, fino a che un evento inaspettato le porta a riavvicinarsi.
L’età verde è un racconto denso di temi. Il primo è la salute e il benessere mentale, compromesso sia dalla pressione alla perfezione, sia da una chiusura progressiva che talvolta segue questa pressione a cui le protagoniste reagiscono in maniera differente. Il personaggio di Viola che inizialmente sembra fragile rivela la sua grande forza d’animo quando inizia ad accettare la propria unicità diventando un’enorme risorsa per l’amica.
L’amicizia e la sorellanza, un legame di solidarietà e supporto tra due ragazze che è lo spazio di libertà in un contesto a volte troppo pesante.
Infine, l’esposizione sui social e la comunicazione tra individui e tra gruppi. E quanto, questo mezzo, sia parte integrante ormai della realtà dei rapporti fra adolescenti.
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