Mostra
La mostra aperta a Roma al Museo della Fanteria dal 28 maggio al 28 luglio, non è solo una teoria di dipinti allineati uno accanto all’altro, bensì un insieme organico di opere che intende documentare l’irrompere della rivoluzione impressionista a Parigi, indagando un arco temporale che va dal 1850 al 1915. Questa mostra annuncia l’anniversario della nascita dell’Impressionismo che compie 150 anni.
Il progetto vuole evidenziare gli importanti cambiamenti della società dell’epoca con l’avvento della grande industrializzazione, la nascita della fotografia, del cinema, dell’elettricità, del telefono e dei primi voli aerei, il tutto esaltato e proposto nelle celebri esposizioni internazionali parigine.
Il percorso si avvale di un nucleo di circa 200 opere, le quali documentano gli artisti che parteciparono alle otto mostre ufficiali “impressioniste” e con una particolare attenzione a tutte le tecniche da loro sperimentate e utilizzate. A queste si accompagnano materiali documentali, quali lettere, fotografie, libri, abiti e oggetti che offrono uno spaccato della società nata e affermatasi durante movimento impressionista. Troveranno quindi posto nella mostra, le opere dei grandi protagonisti quali Monet, Degas, Manet, Renoir, Cezanne, Gauguin, Pissarro e altri, accanto ai grandi comprimari come Bracquemond, Guillaumin, Forain, Desboutin, Lepic e tutti gli altri artisti che con loro hanno condiviso l’avventura di un nuovo modo di fare arte.
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