Il duo siciliano tira fuori dal cilindro uno dei dischi più riusciti della loro discografia, che sa essere decadente ma, al tempo stesso, gustosamente pop e in alcuni tratti vicino al jazz, grazie alla tromba di Gaetano Fontanazza. Un viaggio nei sentimenti più intimi della nostra esistenza griffa l’ottavo capitolo discografico di Valeria Buono (voce) e Carlo Disimone (piano, mellotron, organo, chitarra, basso, percussioni e voce). Un sound elegante, colto e internazionale permea ogni tassello di questo disco in cui Valeria recita un ruolo di primo piano, ma gli arrangiamenti del compagno rendono ogni canzone una piccola gemma. Rispetto al precedente Monsters, in cui si sentivano gli echi dei The Cure e di tutta la scena dark wave degli anni ’80, qui siamo alle prese con un sound che pesca a piene mani anche dai Portishead, dall’art pop e dalla wave. Un chiaro esempio lo troviamo nell’iniziale Another Chance, di classe con una tromba che si sposa perfettamente con la voce sensuale di Valeria, e il canovaccio continua in uno dei pezzi cardine del lavoro, ovvero Amore e Libertà, che parla di sentimenti liberi, che possono lasciare ferite profonde. Only Void mantiene una struttura più dark con un basso pulsante (Disimone duetta con Valeria), una struttura che viene mantenuta lungo largo di tutto il platter, che vive in pezzi come Dreams Behind…, la title track ed Only Tonight, su questa dicotomia tra canzoni levigate e quasi pop ed altre sicuramente più vicine a filone dark wave. Un disco che non annoia mai.