“Ricordi di Sandition”: il romanzo che celebra le donne e Jane Austen
Vintage Editore è la casa editrice delle opportunità. Quella data ai classici a cui ridanno vita, quella data alle nuove proposte letterarie che attingono al passato e quella delle variazioni, i guizzi di penna che si ispirano a storie già nota al pubblico. La realtà editoriale barese, nata nel 2020, ha come caratteristica principale la passione per la lettura e le traduzioni, come si può leggere nel suo sito. E si pone l’obiettivo di dare fiducia e lanciare nuove penne. Come quella di DB Thomas (pseudonimo di Thomas Hamby), attore e scrittore statunitense con un passato diplomatico alle spalle. “Ricordi di Sandition” della collana Variazioni segna il suo esordio in Italia grazie alla traduzione di Maria La Battaglia. Un romanzo che nasce dalla necessità di dare una conclusione a “Sandition” di Jane Austen, un’opera incompiuta che ha il pubblico ha anche riscoperto grazie all’omonima serie tv.
“Sandition” è l’ultima opera a cui lavorava Jane Austen prima di morire. “Ricordi di Sandition” è un romanzo-tributo con cui ha voluto dare un seguito non solo a un romanzo, ma anche a una serie TV incompiuta: una tale eredità si preannuncia come un compito avvincente e che potrebbe nascondere insidie. Ha avuto delle riserve prima di intraprendere questo progetto?
No, non ho avuto riserve quando ho iniziato il progetto. Ero concentrato sul completamento della serie TV, rimasta incompiuta. Ma, mentre scrivevo, ritenevo che avrei dovuto sapere cosa aveva scritto Jane Austen nel suo “Sanditon”. Quindi l’ho comprato e letto. In alcuni casi ho anche letto o riletto “Orgoglio e pregiudizio”, “Emma” e gli altri romanzi più importanti per provare a ricreare le emozioni e i sentimenti di Jane Austen attraverso il suo stile. Ma man mano che approfondivo il progetto, ho iniziato a rendermi conto che stavo scrivendo per Jane Austen. Stavo mettendo su carta le parole per lei. Il pensiero che potessero esserci molti che avrebbero contestato il mio lavoro arrogante era terrificante. E devo dire che ho sentito questa lamentela da alcuni lettori. Ma alla fine l’ho scritto come celebrazione della sua vita, come ringraziamento per il suo impareggiabile contributo alla letteratura e per il suo cuore romantico che ha rivelato così brillantemente nei suoi romanzi. E ho scritto “Ricordi di Sanditon” per celebrare le donne ovunque.
La scrittura di J.A. è caratterizzata da tratti ironici che riescono a cogliere le sfumature di una società spesso fatta di convenevoli. E nonostante i due secoli che ci separano da lei è un’autrice ancora molto amata. Quale tratto dell’Austen ha voluto conservare nel suo romanzo?
Jane Austen era un’osservatrice molto acuta della natura umana. Ha trovato un modo per dare alle donne diritti e potere sugli uomini. Ai suoi tempi in genere era il contrario. Le donne non avevano quasi nessun diritto ai sensi della legge; erano costrette a sposare un uomo per creare un legame finanziario per la famiglia; se possedevano proprietà o avevano qualche ricchezza, di solito queste diventavano del marito dopo il matrimonio; a volte la proprietà veniva sottratta a un patrimonio se non c’erano eredi maschi e data a lontani parenti maschi come nel caso del signor Collins in “Orgoglio e pregiudizio”. Le donne, con poche eccezioni, non avevano alcun controllo sulla propria vita o sul proprio futuro se non attraverso il matrimonio, e nei casi in cui provenivano da poche o nessuna ricchezza avevano solo la loro bellezza e/o le loro “connessioni” a raccomandarle.
Cosa troveremo invece di DB Thomas fra le pagine del romanzo?
Sono un romantico nel cuore. Il vero amore troverà la sua strada, contro ogni previsione, nel mondo di Jane Austen come nel mio.
Lei ha riscoperto J.A. dopo la messa in onda della serie “Sandition”. Come attore, crede che la TV e il cinema possano essere veicoli positivi per avvicinare la gente alla letteratura, specie quella del passato?
Come attore, potrei essere un po’ condizionato dalla mia professione. Ma credo che la TV e il cinema possano avere influenze molto positive per la letteratura, come quella di Jane Austen, se la produzione è ben fatta. Con questo intendo che se la produzione segue la trama e i personaggi essi riflettono lo spirito e il significato dell’autore. Secondo me, la produzione di “Orgoglio e pregiudizio” del 1995 ne è un ottimo esempio. Inoltre, la TV e il cinema danno accesso a un pubblico molto più ampio rispetto ai singoli libri avvicinando in modo più semplice ed efficiente un pubblico più vasto e quindi diffondere tra le nuove generazioni la conoscenza degli autori del passato.
Sia nel romanzo originale che nella serie TV la storia ruota intorno allo stato di salute, alle località termali e a tanta sana ironia. Lavori del genere, tanto del passato tanto del presente come il suo, come possono influenzare oggi la società?
Per quanto riguarda l’influenza sulla società, le parole nei libri e le loro rappresentazioni visive sullo schermo sono molto potenti e possono influenzare, insegnare e motivare, attivando flussi di pensiero e di coscienza che possono portare al cambiamento, speriamo in bene. Penso che le parole di Jane Austen nei suoi romanzi si riferissero a ciò che vedeva come cambiamenti necessari, in particolare per quanto riguardava i diritti delle donne. E forse avrebbe avuto qualcosa da ridire anche sugli ipocondriaci. Penso che quelle malattie immaginarie fossero esagerazioni per i ricchi che potevano permettersi il lusso di preoccuparsi di afflizioni immaginarie come era ed è ancora il caso di molte persone isolate, dalla loro ricchezza, dai problemi del mondo.
A quali nuovi progetti sta lavorando?
Sto editando un nuovo romanzo che ho appena finito di scrivere. E sì, è una variazione di Jane Austen.
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