Un disco da ricercare, passato del tutto inosservato, è Lungo il Sentiero di Pietra dei bolognesi Sithonia, uscito nel 1989 per la sconosciuta Camerun Records (all’attivo hanno sei lavori discografici). Impossibile da trovare in cd (esiste qualche stampa fake) mentre su vinile l’impresa è sicuramente più facile. Uscito in in periodo florido per il new prog italico, che vantava produzioni di acts del calibro di Nuova Era e i campani I Notturno Concertante, è lavoro finito nell’oblio, quindi va sicuramente rivalutato a distanza di tanti anni della sua pubblicazione. La formazione pesca a piene mani dal repertorio di Banco e PFM ma con grande personalità, e lo si evince nell’opener Achil Island, romantica e piena di intrecci musicali tra chitarra tastiere e la voce epica di Paolo Nino Marcheselli: un gioiellino di progressive rock. Sulla stessa lunghezza d’onda, si pone il Foglio Bianco, la seconda track dal mood malinconico che fa pensare alle pagine che dobbiamo ancora scrivere della nostra vita. Altro momento clou del disco è il terzo pezzo Non Cercarli, e qui influenza del Banco Del Mutuo Soccorso si sente fortemente. Impossibile restare indifferenti di fronte all’ultima traccia, Folla di Passaggio, con flauto mistico che ci accompagna alla scoperta del lungo sentiero di pietra, fino ad arrivare a quella casa che si trova in cima alla montagna. Lì troveremo i Sithonia.