Sfaratthons-Odi et Amo
Ispirandosi ai versi di Catullo e alla dicotomia tra gioia e dolore, gli abruzzesi Sfaratthons, che nel dialetto nella loro regione significa scansafatiche o vitellone, sfornano un lavoro che ha il sapore degli anni Settanta. La line up è formata da Luca Di Nunzio (tastiere, chitarre e voci), Cecilio Luciano (batteria), Mario Di Nunzio (basso), Giovanni Casciato (chitarre) e Giovanni Di Nunzio (voce e chitarra), completata dell’artista Luca Luciano, che ha realizzato lo splendido dipinto di copertina, e Massimo Di Nunzio che da anni cura il sound della band nei live. La presenza, come ospite del flautista Geoff Warren, contribuisce a rendere le atmosfere vicine ai Jethro Tull ed Yes, senza tralasciare tutta la scena italiana della golden age. Esemplificativa la title track, avvolta da un flauto ipnotico e da una cascate di mellotron e moog, come nella migliore tradizione del genere. Altri punti salienti sono Ti dono una canzone, un omaggio al personale sanitario che ha lottato contro il Covid e Zarina, composto da Warren. Si parla di una storia d’amore, di fine Ottocento, di una quattordicenne andata in sposa troppo presto ad uno zar, legata da un forte sentimento d’amore e riconoscenza verso Sanremo, luogo che, nel settembre 2020, fu fonte di ispirazione proprio per il flautista anglosassone, che in quei giorni si esibiva con gli Sfaratthons sul palco dell’Ariston.
- Nando Paone. L’uomo, l’artista, i mille volti
- Better Call Saul, come farne senza?
- Sfaratthons-Odi et Amo (Autoproduzione)
- Experience-movie vs Cinecomics: Un possibile dualismo?
- Esprimi un desiderio
0 commenti