“L’ho scritta pensando al mio piccolo. Ho pensato che, condividendo le emozioni, possiamo sentirci meno soli.”
Un pezzo intimista, ammantato da una chitarra acustica, da una dolce armonica e dalla voce di Luca che parla dei suoi affetti più cari (sempre in dialetto napoletano). Esce il 15 marzo, il singolo dell’artista nocerino, accompagnato da un lyric video, che di distacca dai precedenti progetti di Petrosino (che ha fatto nascere Rockammorra, La Volpe e Luca, Joe Petrosino e collabora con l’ Accademia Mandolinistica Napoletana). Petrosino in Va trova parla della nascita di questa nuova creatura musicale. «Ho conosciuto Ottavio Gaudiano, suonando con Bruno Venturini e, dopo qualche giorno, avevamo già scritto una canzone insieme. Si è creato un bel sodalizio artistico. Nel singolo Ottavio suona il contrabbasso, Andrea Barone il piano ed ha scritto l’arrangiamento e curato la produzione allo studio Trees Studio di Enzo Siani. Guglielmo Esposito si occupa delle percussioni, Peppe Del Sorbo dei cori ed infine Carlo Spista dell’armonica. Sono contento del risultato raggiunto».
Il focus è sul significato della song.
«L’ho scritta -svela- pensando al mio piccolo, ‘o peccerillo! Volevo tenere questa canzone per noi, perché racconta con tenerezza l’esperienza di avere un figlio. Poi ho pensato che, condividendo le emozioni, possiamo sentirci meno soli. Così, ho deciso che se volevo ripartire con il progetto di pubblicare canzoni, doveva essere il singolo. La nascita di una vita è sempre una sorpresa, un trauma, un cambiamento, una svolta e un miracolo che succede ogni giorno: chi l’avrebbe mai detto».
C’è un Luca Petrosino più intimista rispetto al passato. «Per questo motivo ho deciso di dare al progetto il mio nome di battesimo e renderlo più personale rispetto a Joe. Ho allungato i tempi di maturazione di una canzone: aspettare il momento giusto per inciderla ed intanto trovare nuovi spunti di correzione migliorativa del testo e della musica. Un processo durato mesi, anche anni prima che raggiungessi la consapevolezza di essere arrivato al punto giusto. Non voglio scrivere hit dell’estate, quindi non ho bisogno dei ritmi frenetici che impone il mercato. Anche la scelta di arrangiamenti con strumenti acustici, suonati dal vivo, è coerente con questa scelta artistica. I tempi creativi, poi, si sono ulteriormente allungati dai numerosi impegni come mandolinista con l’Accademia Mandolinistica Napoletana».
Il 15 marzo, su tutte le piattaforme online, uscirà un video e ci sono in programma dei nuovi pezzi per uno studio album e delle date dal vivo. «Stavolta ho scelto di fare un lyric-video – confessa- che lasci ampio spazio alla musica ed al testo, senza distrazioni delle immagini ed in modo che si crei la giusta atmosfera per l’ascolto. Per questo devo ringraziare Davide Petrosino che ha curato questo progetto.
Per quanto riguarda le date, a fine febbraio abbiamo suonato al Teatro La locandina a Pagani, il 17 marzo metteremo in scena un estratto del Concerto Parlante nell’Auditorium della Chiesa di San Bartolomeo ad Eboli, in occasione del Premio Bernardino Zinno: una serata di beneficenza a favore dell’associazione Roberto Cuomo Onlus, presentata da Angela Clemente. Per questa data ho coinvolto anche Mauro Squillante e Tommaso Immediata dell’Accademia Mandolinistica Napoletana. Sono pronto a portare in scena lo spettacolo ovunque sia richiesto. In primis alla Casa del Mandolino a Napoli».
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