Il cantautore e musicista campano, membro dell’Accademia Mandolinistica Napoletana, porta in scena uno spettacolo di teatro canzone
Sabato 24 e domenica 25 febbraio 2024, ore 20, al Teatro La Locandina di Pagani, in collaborazione con l’associazione Sipario aperto, di scena uno spettacolo di teatro canzone, che coinvolge non solo una sceneggiatura ma anche musiche per e con mandolino del repertorio classico e moderno. La storia vede protagonisti due personaggi, due facce della stessa medaglia: Luca, quello più coinvolgente ed entusiasta, e Petro che invece è il più disilluso, intollerante. Sono le due facce dell’artista ed è un po’ quel che succede nella testa e nella vita di qualsiasi creativo che fa un lavoro di intelletto. Alla fine, le diverse parti dell’unica persona ascoltano le voci della propria testa che magari possono essere contrastanti ma lo portano ad aggiungere dettagli, a mettere a punto le frasi, le parole e le note della propria opera. Canzoni scritte e composte da Luca Petrosino e Ottavio Gaudiano, si intrecceranno ad un repertorio di grandi compositori, tra cui G.B Gervasio, Raffaele Calace, Jacob Do Bandolin e Pat Metheny. Sul palco Ottavio Gaudiano (contrabbasso), Luca Petrosino (ideazione, chitarra, mandolino e voce), Gianmarco Volpe (chitarra classica e acustica), Davide Speranza (drammaturgia e voce narrante), Francesco Gegnacorsi (suoni e proiezioni), Dora Gama Statunato (mandolino), Guglielmo Esposito (percussioni ed armonica).
“Ci saranno Luca e Petro – racconta il protagonista- che sono le due, cento, mille voci che ognuno di noi sente e percepisce nel gran rumore della vita odierna. Luca, quello più entusiasta e creativo. Petro, quello disfattista e intollerante. Sarà un concerto ma anche uno spettacolo ironico e leggero. Domani è la prima e non vedo l’ora.
In anticipo voglio ringraziare chi si è lasciato coinvolgere in quest’avventura: Ottavio Gaudiano, Helmut Haller, Gianmarco Volpe, Davide Speranza, Dora Statunato, Gugliemo Esposito.I video sono di Saverio Forte Studio e il sottofondo musicale di Raffaele Calace”.
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