Tinte più oscure per un’eroina unica nel suo genere: Maya Lopez (Echo)
Echo è una miniserie televisiva del 2024, ideata da Marion Dayre per Disney+ e Hulu, basata sul personaggio di Maya Lopez dell’universo Marvel Comics. La serie è ambientata nel Marvel Cinematic Universe, anche detto MCU, in continuità con i film del franchise, in un continuum narrativo che la posiziona dopo gli eventi narrati nella miniserie Hawkeye del 2021.
È la prima serie a essere marchiata Marvel Spotlight perché dedicata a un pubblico più maturo e dovrebbe aprire le porte alla nuova stagione incentrata su Matt Murdock (Daredevil) chiamata Daredevil: born again.
Nel cast, oltre la protagonista, Alaqua Cox e Vincent D’Onofrio figurano Chaske Spencer, Tantoo Cardinal, Devery Jacobs, Zahn McClarnon, Cody Lightning, Graham Greene e la comparsa speciale di Charlie Cox nei panni di Matt Murdock / Daredevil.
Appare ormai chiaro che, nonostante il politically correct e tutti i buoni ideali molto ostentati da Disney e Marvel negli ultimi anni, nel pubblico inizi a emergere qualche malcontento. Echo è quindi conseguenza di un tentativo di offrire spazio a nuovi personaggi e a storie più realistiche, nonché cruente. Maya Lopez (Alaqua Cox) è una nativa americana della tribù dei Choctaw, è sordomuta e ha perduto una gamba in un incidente che l’ha resa orfana di madre. Il suo temperamento forte, determinato, aggressivo e assetato di vendetta si è costruito col tempo, cicatrice dopo cicatrice, durante una vita costellata di traumi e sofferenze. Il suo dolore e la cattiva influenza del boss del crimine di New York, Kingpin (Vincent D’Onofrio), il principale antagonista in Daredevil e in Hawkeye, ne condiziona irrimediabilmente la vita. Wilson Fisk è un uomo senza scrupoli, un boss vecchio stile che non teme di sporcarsi le mani e che non perde l’occasione di approfittare della vena sanguinaria della ragazza fin dall’infanzia, trasformandola in una vera e propria arma, una killer spietata.
Lopez è uno di quei personaggi oscuri la cui costruzione è stata molto apprezzata negli ultimi tempi, soprattutto per ruoli femminili, e che entra a gamba tesa nel Marvel Cinematics Universe, ma che tuttavia offre spazio a una possibilità di redenzione, proprio come personaggi a lei simili e già presentati al pubblico. Le vicende di Maya Lopez, così come l’interpretazione dell’attrice non udente, sono convincenti. Il personaggio è profondo e complesso, pieno di paradossi, inarrestabile fin quando viene ispirata dall’eco dei suoi antenati.
Nonostante i pochi episodi, i primi più lenti e gli ultimi due decisamente un po’ affrettati, è facile apprezzare l’evoluzione del personaggio. Non vi è un uso spasmodico dei visual effect, e si predilige un focus sui sentimenti, sulle azioni e sulle riflessioni. I dialoghi, proposti in parte attraverso il linguaggio dei segni e in pate in forma verbale, sono chiari e scorrevoli. Ottimo l’intero cast e la fotografia.
Echo rappresenta una piacevole novità in casa Marvel e, a giudicare dal finale di stagione, sembra possibile un secondo capitolo, sebbene nulla sia stato ancora stato ufficializzato. Maya ha ricevuto feedback positivi da critica e pubblico. Kingpin, d’altro canto, si riconferma sicuramente uno dei villain meglio interpretati e con un interessante background.
Anche la co-sceneggiatrice Amy Rardin sembra ottimista riguardo al successo dello show e alla prospettiva di continuare a scrivere per una seconda stagione.
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