Mercurio: un artista contro le barriere visive e concettuali

Editoriale

Gennaio 3, 2024

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La sua ultima opera è espressione della vita storica e paesaggistica di Nocera Superiore

Vito Mercurio è un artista cavese che ama reinterpretare lo spazio abbattendo le barriere visive e concettuali. Si definisce semplicemente: “un rosso qualsiasi”. Grazie ai riconoscimenti ottenuti in città si sente anche lui un pò nocerino. Mercurio ha vinto il Concorso Internazionale dei Madonnari in diverse edizioni e in seguito è stato ingaggiato dal comune di Nocera Superiore (SA) per creare dei murales che rappresentassero al meglio la parte storico artistica che contraddistingue la piccola cittadina della provincia di Salerno.

Il primo, realizzato qualche anno fa, si trova nella piazzetta antistante la biblioteca comunale Aldo Moro ed è il risultato di uno studio oculato, in cui ha rappresentato ideologicamente l’ingresso del vecchio municipio con vari elementi dello stesso. La sua ultima opera sempre realizzata nella medesima cittadina, ha preso forma sul muro adiacente la ferrovia in via Russo, con cui rappresenta una parte storica e culturale nonché paesaggistica dell’antica Nuceria Alfaterna che fu provincia romana nell’età imperiale.

Ci racconti di Vito Mercurio. Chi è? Qual è la sua formazione artistica e i suoi sogni.

Sono nato a Battipaglia e cresciuto a Cava de’ Tirreni. Sono Un rosso qualsiasi (o quasi) che vuole reinterpretare lo spazio abbattendo le barriere visive e concettuali, vivo da qualche anno a Positano anche se per tutti i trascorsi della mia crescita artistica mi sento anche un pò di Nocera Superiore.

Di cosa si occupa? E quali studi ha fatto?

Ho un laboratorio di ceramica e design specializzato in tavoli in (pietra lavica e progetti street art 3d.) Nel 1998 quando ero giovanissimo ho vinto la mia prima competizione artistica. Nel 2003 mi sono diplomato al liceo artistico “Sabatini” di Salerno. Nel 2004 ho frequentato l’accademia delle Belle arti di Firenze e nel 2010 ho conseguito la laurea presso l’accademia delle Belle arti di Napoli.

Ci parli del suo curriculum artistico?

Ho esposto le mie opere in numerose località italiane mentre all’estero sono presente in Olanda, Francia, Polonia, Messico, Dubai, Sudafrica, Australia, Stati uniti d’America, Turchia con opere e street art.

Dopo aver vinto diverse manifestazioni internazionali in Italia e all’estero compreso svariate volte il concorso internazionale dei madonnari di Nocera superiore.

Ho stretto collaborazioni con il maestro inventore del 3D street art Kurt Wenner con il quale collaboro dal 2015 in alcuni progetti di interesse internazionale.

Ho lavorato con personalità eccellenti della street art internazionale come Leon keer, Julian Beever beever, Edoardo Lerero, e sono stato invitato e presentato in Dubai canvas con artisti internazionali del calibro di Kobra, Fanakapan, Odeith,

Qual è la finalità del suo ultimo murales? Dove si trova e da chi ha ricevuto l’incarico? E quale tipo di lavoro o tecnica preferisce utilizzare?

Con il Murales ho rappresentato un’espressione della vita storica, culturale e paesaggistica della città di Nocera Superiore e dell’antica Nuceria Alfaterna. Lo scopo è quello di sensibilizzare alla salvaguardia materiale, storica e morale del territorio attraverso un concetto del “bello” di universale comprensione attraverso anche all’idea di riqualificazione urbana valorizzando aree che altresì andrebbero in balia del caos.

Si trova lungo il muro di cinta della ferrovia sita in Via Vincenzo Russo. È stato commissionato dall’amministrazione comunale. Come tecnica non ho preferenze specifiche, ma nutro un forte richiamo per la street art e per le composizioni 3D anamorfiche.

Può parlarci dei prossimi progetti futuri?

I progetti futuri sono come la fede, ovvero una linea aperta che ispira al momento come un lampo a ciel sereno.

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