Boys From Heaven-The Descendant
“Con questa release, abbiamo realizzato un album che non solo prende ispirazione dagli anni ‘80, ma porta anche l’ascoltatore ad avere una serie di emozioni analoghe a questo periodo della musica”, afferma il tastierista Mads Noys degli svedesi Boys From Heaven, ennesima conferma, in ambito di rock melodico, che ci arriva dalla fucina di talenti della penisola scandinava. Il gruppo ci proietta negli ani Ottanta, quando il grunge non era ancora nato e sonorità vellutate e ammiccanti dominavano le chart. I punti di riferimenti dei Boys sono, infatti, Toto e Survivor e basta ascoltare una canzone come Sarah per capire quanto siano gustosamente demodé questi musicisti e quanto coraggio abbiano avuto nel rifiutarsi di seguire le mode del momento. Aor, pop e rock si combinano in maniera eccellente in The Descendant, in grado di portarci in quel paradiso musicale richiamato nel nome scelto per presentarsi al pubblico. Impossibile resistere alle tastiere bombastiche di Saling On o alle atmosfere funky di Make It Right, in cui compaiono anche degli inserti di sax che ci rimandano alla grandeur dei Journey di Raised O On the Radio ed ai Foreigner di Double Vision. Da segnalare anche i pezzi Too Far Gone e The Dream Is Gone, ammantata da un’aura vintage che ti avvolge come una coperta calda. Il tutto, poi, impreziosito dalla voce di Chris Catton, versatile ed in grado di raggiungere registri inaspettati per i comuni mortali. Un album sorprendete per la sua eleganza e per la semplicità con cui questi “ragazzi” ci fanno fare un salto indietro nel tempo.
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