Nergal, Principe terrifico, Dio dell’Oltretomba, della Guerra e della Catastrofe, un tempo temuto in tutta Babilonia e relegato per millenni nella Terra del Non Ritorno, è chiamato a fare qualcosa che va contro la sua natura: proteggere l’umanità dai Distruttori, entità oscure in grado di sterminarla.
È pronto a tutto pur di conservare la libertà appena guadagnata, ma ancora non sa cosa, o meglio chi, gli servirà per compiere il suo destino.
Kaya si fa in quattro per inseguire i suoi sogni e diplomarsi alla Sherdford School of Fine Art di Londra, barcamenandosi tra lo studio e i suoi tre impieghi.
Quando, durante il suo turno di pulizie al British Museum, un uomo imponente e terrificante compare dal nulla, il suo primo pensiero è
quello di essere vittima di un’allucinazione. Il “pazzoide” che si autoproclama Dio della Distruzione la seguirà finché lei non deciderà di aiutarlo.
Entrambi, però, si renderanno conto che, per salvare le sorti dell’intero universo, sarà necessario mettere in gioco ben più del loro coraggio.
Cosa succede quando un dio maledetto scopre di avere un cuore?
Questa la trama di Nergal, ultimo libro firmato da M.D.Ferres, autrice self, già nota per la saga de La Stirpe del Caos. Il romanzo appartiene alla Crimson Thrones Series, serie che si compone di quattro volumi, scritti da altrettante autrici: SETH di Laura Fiamenghi; LUGH di Francesca Trentini; NERGAL di M. D. Ferres e KÁRI di Monica B.
Cosa significato per lei staccarsi dalla serie dei tuoi romanzi principali e dedicarsi a un progetto del tutto differente?
Devo ammettere che, all’inizio, ero un po’ preoccupata riguardo la mia eventuale (in)capacità di gestione del tempo per le due stesure in contemporanea, Nergal e Damnatus. Avevo paura che la scadenza di certe tempistiche scatenasse l’ansia da prestazione. Inoltre, il world building in comune con le altre autrici mi imponeva una cornice già prestabilita.
Eppure, sono stata positivamente sorpresa dal risultato, e non solo. Infatti, credo che concentrarmi su una storia del tutto nuova mi abbia aiutato poi a focalizzarmi meglio su Damnatus. Certo, l’ideazione della Crimson Thrones con il rispettivo aspetto di marketing e promozione ha significato un notevole impegno da parte di tutte noi, in generale il progetto è stato molto impegnativo, ma ne è valsa assolutamente la pena.
Chi ha ispirato la caratterizzazione dei due protagonisti Nergal e Kaya?
Non ci sono dei modelli specifici da cui ho preso spunto. Per la buona riuscita della storia, avevo bisogno di protagonisti fatti in un certo modo e li ho messi su carta. Nergal potrebbe ricordare il tipico dio dell’Oltretomba, come il più famoso Ade. Ci sono elementi in comune, ovviamente, così come ne esistono nelle divinità che assurgono allo stesso ruolo all’interno di ciascun pantheon.
Tuttavia, a livello di personalità e carattere, cerco sempre di dare a ogni personaggio una propria identità. Per quanto riguarda Kaya, volevo che il suo spirito di sacrificio e la sua genuina spontaneità venissero messe bene in luce e non è stato affatto complicato.
In generale, entrambi i protagonisti sono scaturiti dalla mia immaginazione abbastanza facilmente.
Questo romanzo è auto conclusivo, ma è anche parte di una storia più ampia, troveremo ancora i suoi personaggi nel libro successivo?
I protagonisti di ciascun volume si conoscono, quindi negli altri volumi ci sono solo degli sporadici riferimenti. Nell’ultimo libro,
però, c’è un bell’epilogo. Mi limito a dire questo.
Cosa si sente di dire ai lettori che ancora non l’hanno scoperta, cosa dovrebbe spingerli a recuperare i suoi romanzi?
Ciò che spinge ogni lettore che ama i paranormal romance. La voglia di lasciarsi travolgere dalla storia d’amore (spesso travagliata) tra i protagonisti, dal loro vissuto personale e da un’ambientazione urban fantasy che allontana le preoccupazioni e le fatiche della vita reale. Il tutto condito con una generosa dose di sensualità ed erotismo, aggiungerei. Se i lettori cercano tutte queste cose, allora i miei romanzi sono proprio ciò che fa per loro.
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