Grazie alla conquista di Crocevia e all’ascesa di Everett al trono dello Strixos, il Collettivo avanza implacabile verso la sottomissione di ogni essere vivente. Nonostante la guida di Khaleros, la sconfitta dei ribelli è imminente. L’unica speranza per salvare il Multiverso dalla schiavitù è la Fiamma Azzurra, ma con Eldlilja dispersa e Ombra corrotta dalla rabbia di Kitsune tutto sembra perduto.
Un mondo, quello costruito nella saga de La fiamma azzurra e conclusa con La folgore scarlatta ad opera di Daniele Viaroli, quasi senza confini, in cui l’autore scavalca l’esercizio tecnico e mostra estro e maestria. In uscita nel luglio 2022 e edito da Dark Zone, il fantasy ha già ricevuto riscontri positivi tra i lettori.
Cosa ha ispirato le basi della storia principale della saga della fiamma azzurra?
Questa è una domanda cui è davvero difficile rispondere, perché la saga è nata proprio come una mescolanza di generi, stili e ispirazioni molto differenti tra loro. L’idea iniziale era quella di scrivere una storia anche leggera, ma che potesse donare un sorriso e un po’ di sana avventura, proprio come un anime o un cartone animato. Però, mi sono presto reso conto di avere molto da dire e che quei personaggi non potevano esaurirsi così. In particolare, il passato di Skald, Odin e Lili meritava un approfondimento ulteriore. Credo che, se proprio devo cercare un punto d’origine, sia stato nella figura dello scaldo norreno, ovvero i poeti guerrieri che popolavano il nord Europa, trasmettendo sia l’arte oratoria sia quella marziale. Sono figure che mi hanno sempre affascinato, forse perché condivido in parte il loro percorso.
L’idea di ambientarla in un così vasto Multiverso è nata subito o la creazione del world building è venuta fuori piano, piano?
L’idea iniziale era di ambientarla in un Multiverso che non avesse confini e le cui regole fossero ridotte al minimo. Lo scopo era quello di poter avere un’assoluta libertà creativa, inserendo, aggiungendo o ribaltando ogni cosa. Alla fine, però, si è tradotto in una continua creazione di nuovi mondi, spesso collegati ai personaggi principali, in cui far evolvere la storia o analizzare nuove sfaccettature. Mi concedo un piccolo spoiler. Ogni mondo creato per la saga è, in realtà, un mondo in cui vorrei, prima o poi, ambientare un romanzo di qualche tipo del tutto slegato dalla Fiamma Azzurra. Vorrei trasformare il Multiverso nel punto di contatto tra tutte le mie opere.
Quanto di quei mondi basati sulle sue esperienze di vita si è riversato in questo romanzo?
Tantissimo. Ci sono esempi più ovvi come le figure di Skald e Oni, ma gran parte delle mie passioni permea i vari mondi del Multiverso. Ad esempio, il mondo natale di Oni è studiato per essere un misto tra la Cina medievale e il Giappone feudale, in cui dei monaci guerrieri, la cui filosofia di vita è prossima alle arti marziali, stringono patti con spiriti della mitologia orientale. Oppure Everstorm, visto solo di passaggio nella saga, ha un intero sistema magico che trae origine dal Ba Gua Zhang, l’arte marziale che pratico.
Ma anche Punworld trae origine dalla mia passione per i giochi di parole assurdi e per le freddure, oltre che dal mio amore incondizionato per le opere di Terry Pratchett. Insomma, ho cercato di mettere una parte di me in ogni personaggio e, avendo modellato i mondi attorno a loro, per proprietà transitiva anche nei vari mondi.
Può svelarci qualcosa dei suoi prossimi progetti editoriali?
Il prossimo in uscita sarà un romanzo epic fantasy, il primo di una saga, in uscita con la Dark Zone per il Lucca Comics. È un lavoro a cui tengo tantissimo perché è stato il primo romanzo di cui mi sono occupato, ancora più vecchio della Fiamma Azzurra. Al suo interno c’è un personaggio cui sono legatissimo, Alavrill, con cui ho condiviso un percorso di crescita enorme e che per anni ha rappresentato buona parte della mia natura. Ora non più, ma se non fosse esistito lui ora non sarei la persona che sono. Il secondo è un thriller top secret di cui ancora non posso divulgare troppe informazioni. Posso solo dire che sarà scritto con una tecnica molto particolare e avrà diversi
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